26 agosto 2024 – 07:12
Il terzo anno consecutivo Firenze si appresta ad accogliere l’evento di rilievo internazionale Unity in Diversity, una piattaforma ideata dal sindaco Dario Nardella e supportata dai sindaci provenienti da oltre 60 paesi, la cui partecipazione ha contribuito al successo delle precedenti edizioni. La conferenza di quest’anno avrà luogo martedì 7 novembre a Palazzo Vecchio e si concluderà l’8 novembre presso la Casina Pio IV in Vaticano, su invito della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.Dopo aver affrontato il tema della cultura come strumento di pace nella prima edizione e aver approfondito la resilienza delle città nella seconda, l’edizione attuale sarà incentrata sul dialogo nel Mediterraneo. Si tratterà di un’autentica summit tra sindaci provenienti da ogni angolo del globo per discutere insieme questioni cruciali legate allo sviluppo sostenibile in relazione alla dignità umana, allo sfruttamento delle risorse naturali e ai cambiamenti climatici.I primi cittadini dei cinque continenti si confronteranno con studiosi, economisti e alte cariche delle Nazioni Unite e dei Governi nazionali, apportando ciascuno il proprio prezioso contributo. Durante l’evento verrà dedicata particolare attenzione a Giorgio La Pira in occasione del 40º anniversario della sua scomparsa, sindaco visionario che ha compreso il ruolo fondamentale delle città nella crescita delle comunità e nel favorire il dialogo tra gli Stati.Nella giornata conclusiva presso la sede vaticana, i temi centrali saranno il cambiamento climatico e la dignità umana vista attraverso le moderne forme di schiavitù, il traffico e lo sfruttamento lavorativo, le migrazioni e le disuguaglianze sociali. Tra i numerosissimi partecipanti figurano delegazioni provenienti da Mosca, Herat, Tunisi, Atene, Madrid, Kyoto, Dubrovnik, Tirana e Tiblisi; non mancheranno i sindaci di importanti città italiane come Palermo, Messina e Bari.Unity in Diversity rappresenta dunque un’importante occasione per promuovere un dialogo costruttivo tra diverse realtà urbane mondiali al fine di affrontare congiuntamente le sfide globali attuali nel rispetto della diversità culturale e sociale che caratterizza ogni comunità locale.