Il Sole continua a stupire con la sua magnificenza: dopo i recenti e intensi brillamenti osservati il 9 e 10 maggio, che hanno scatenato una tempesta geomagnetica sulla Terra, ieri il gigantesco gruppo di macchie solari noto come AR3664 ha generato un nuovo ‘super-brillamento’, il più potente del ciclo solare attuale iniziato alla fine del 2019. Nonostante ciò, non vi è più alcun rischio di tempeste solari poicheeacute; la regione AR3664 non è più rivolta verso il nostro pianeta, sebbene siano stati segnalati blackout radio in diverse parti del mondo.Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, ha dichiarato che il complesso gruppo di macchie solari AR3664 tornerà probabilmente tra circa due settimane. Durante questo periodo potrebbe indebolirsi o addirittura rafforzarsi ulteriormente, rendendo impossibile una previsione accurata. Tuttavia, verrà monitorato attraverso l’eliosismologia, tecnica che permette di studiare le oscillazioni sulla superficie visibile del Sole per comprendere cosa accade nella parte non visibile.Il super-brillamento registrato dal Centro di previsione meteorologica spaziale della Noaa dagli ultimi minuti del 14 maggio ha raggiunto la classe X 8.7. I brillamenti solari sono classificati in base alla loro potenza con le lettere A, B, C, M e X e un numero da 1 a 10 per indicarne l’intensità. L’evento osservato si colloca tra i più forti mai registrati sulla scala delle classi X, anche se esistono brillamenti ancora più potenti: il record appartiene al brillamento stimato in X 45 avvenuto il 4 novembre 2003.
Super-brillamento solare AR3664: il più potente del ciclo attuale.
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