07 gennaio 2025 – 17:40
Le indagini condotte dalle autorità competenti hanno portato a un cambiamento significativo nell’ipotesi di reato, passando da un presunto abbandono di minori a un sospetto di omicidio colposo. Questa svolta è stata determinata dall’ascolto attento del parroco e del tecnico, che ha convinto gli inquirenti a riorientare le loro investigazioni. La squadra mobile di Bari, sotto la guida del procuratore aggiunto Ciro Angelillis e della pm Angela Morea, sta cercando di fare luce su questo tragico evento.Il ritrovamento del bambino avvenuto poco dopo le 9:30 da parte del titolare di un’agenzia funebre, Roberto Savarese, ha scosso profondamente la comunità locale. È emerso che la culla in questione era stata installata nel 2014 e aveva già contribuito al salvataggio di due neonati negli anni successivi. Tuttavia, a metà dicembre si erano verificati alcuni problemi tecnici che avevano richiesto l’intervento del tecnico ora coinvolto nelle indagini.Il parroco ha dichiarato di non essere stato avvertito dell’accensione della culla come avvenuto in precedenza, quando il sistema avrebbe automaticamente attivato il riscaldamento e inviato una notifica al suo cellulare. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere se ci siano stati malfunzionamenti nel dispositivo o se vi siano state altre circostanze che abbiano portato a questa tragedia.La comunità è ancora sotto shock per quanto accaduto e si attende con ansia ulteriori sviluppi nelle indagini per far luce sulla morte del piccolo. La collaborazione tra le autorità competenti e i testimoni chiave sarà fondamentale per giungere alla verità e garantire giustizia per il giovane deceduto.
