05 febbraio 2024 – 19:54
Nella sua tabaccheria ad Aosta, il titolare ha effettuato scommesse al Lotto per un valore di quasi 400 mila euro in soli due settimane, senza però pagare le giocate. La Corte dei conti ha respinto l’appello presentato dal titolare della ricevitoria, confermando la condanna di primo grado che prevede il risarcimento di 397 mila 79 euro, oltre agli interessi, a favore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.Tutto ciò è accaduto nel gennaio del 2019, quando l’uomo avrebbe registrato le sue giocate sperando in una vincita, ma senza provvedere al relativo pagamento, appropriandosi così di una parte del compenso destinata all’Erario.La sentenza d’appello ha tenuto conto anche della diagnosticata dipendenza patologica del titolare dal gioco d’azzardo (ludopatia), che lo avrebbe spinto a giocare in modo smodato e per ingenti somme di denaro senza avere il controllo della situazione. Tuttavia, secondo i giudici contabili, la difesa non ha fornito prove sufficienti a dimostrare l’incapacità del soggetto di percepire adeguatamente gli stimoli provenienti dalla realtà circostante e di autodeterminarsi in modo funzionale ed adattivo. La difesa si è limitata a presentare una certificazione sanitaria postuma rispetto ai fatti contestati.In conclusione, il titolare della tabaccheria dovrà risarcire l’Agenzia delle dogane e dei monopoli con la somma di 397 mila 79 euro, oltre agli interessi, a causa delle scommesse non pagate effettuate al Lotto.
