Durante il periodo 2025-2027, secondo quanto riportato dall’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (Svimez), le risorse destinate alle misure specifiche per il Sud Italia subiranno una riduzione complessiva di 5,3 miliardi di euro. Questa diminuzione finanziaria avrà un impatto significativo sulle politiche di sviluppo e sostegno economico previste per la regione meridionale del Paese. Le misure in questione includono l’abrogazione della decontribuzione per il Sud, il Fondo interventi per il Mezzogiorno, il credito d’imposta Zes Unica e lo sgravio contributivo per i neo-assunti Zes Unica.La Memoria sulla manovra presentata alla Camera analizza dettagliatamente gli effetti finanziari di tali misure nel triennio considerato: si prevede una diminuzione di 1,78 miliardi di euro nel 2025, -2,92 miliardi nel 2026 e -625 milioni nel 2027. Questi tagli rappresentano una sfida importante per la crescita economica e lo sviluppo sociale delle aree del Mezzogiorno, che già affrontano diverse criticità strutturali.È fondamentale adottare strategie alternative e innovative per garantire un equilibrio nella distribuzione delle risorse e sostenere efficacemente la ripresa economica del Sud Italia. Investimenti mirati, incentivi fiscali adeguati e politiche attive del lavoro potrebbero contribuire a rilanciare l’occupazione e promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità locali. La sfida è grande ma non impossibile da affrontare con determinazione e visione a lungo termine.
Tagli alle risorse per il Mezzogiorno: sfide e strategie per la ripresa economica.
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