Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso il suo dissenso riguardo alle azioni dell’esercito israeliano, sottolineando l’importanza di porre fine alla violenza e raggiungere un cessate il fuoco a Gaza. Ha chiarito che, nonostante le divergenze di opinione, non si può parlare di genocidio in questo contesto. Tajani ha evidenziato che la distinzione tra genocidio e altre forme di violenza risiede nella predeterminazione e nella decisione premeditata. Ha citato l’evento del 7 ottobre come esempio, sottolineando che non si è trattato di un attacco militare generico ma di una caccia mirata agli ebrei con intenti predeterminati. Ha fatto riferimento a scene scioccanti di violenza estrema, come quella di una madre violentata mentre le mettevano un neonato nel forno, paragonandola al comportamento brutale della Gestapo e delle SS durante la Seconda Guerra Mondiale. Tajani ha quindi ribadito l’importanza di fermare la violenza e lavorare per trovare soluzioni pacifiche ai conflitti in corso.
Tajani condanna azioni esercito israeliano e sottolinea necessità cessate il fuoco a Gaza
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