L’amministrazione Trump sembra essere in procinto di intraprendere un passo indietro rispetto alle dichiarazioni iniziali sulle tariffe doganali da applicare il 2 aprile, che avrebbero colpito settori strategici come l’industria automobilistica, farmaceutica e quella dei componenti elettronici. Mentre però si profila la possibilità di un ridimensionamento delle misure drastiche in alcuni casi, altri invece sarebbero destinati ad essere colpiti con imposizioni reciproche. Queste ultime riguarderebbero i cosiddetti “dirty 15”, ovvero quei Paesi con cui gli Stati Uniti d’America presentano il peggiore squilibrio commerciale. La mossa si inserisce in un contesto di crescente tensione fra Washington e molti partner commerciali, dovuta alle pretese statunitensi per un maggiore equilibrio tra importazioni ed esportazioni.
Tariffe doganali Trump: possibile passo indietro ma imposizioni reciproche contro i ‘dirty 15’
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