I risparmiatori italiani sono attualmente soggetti a una tassazione eccessiva che spesso li spinge a cercare opportunità di investimento all’estero. Questo è quanto ha sottolineato il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, durante il suo discorso all’assemblea dell’organizzazione. Secondo Patuelli, attualmente i risparmiatori che decidono di investire a medio e lungo termine devono affrontare una tassazione che arriva quasi al 60% del reddito lordo generato dalle banche. A questo si aggiungono l’Ires, l’addizionale del 3,5%, le imposte locali, la cedolare secca sui dividendi, l’Irap, l’Imu e l’imposta di bollo.Inoltre, Patuelli ha sottolineato che il risparmio investito in strumenti finanziari delle banche riveste un ruolo fondamentale nel garantire la disponibilità di fondi per erogare prestiti e sostenere l’economia reale. Pertanto, è necessario ridurre questa pesante pressione fiscale sui risparmiatori al fine di favorire un clima più favorevole agli investimenti interni e incentivare lo sviluppo economico del Paese.La situazione attuale mette in evidenza la necessità di riforme fiscali mirate a rendere più competitivo il sistema finanziario italiano e ad attrarre investimenti sul territorio nazionale. Solo attraverso un adeguamento delle politiche fiscali sarà possibile garantire ai risparmiatori maggiore sicurezza ed incentivare la crescita economica del Paese nel lungo periodo.
Tassazione eccessiva risparmio: necessità riforme fiscali per investimenti interni
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