09 luglio 2024 – 20:12
I risparmiatori italiani sono gravati da una tassazione eccessiva che spesso li spinge a cercare opportunità di investimento all’estero, secondo quanto affermato dal presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), Antonio Patuelli, durante il suo intervento all’assemblea dell’associazione. Patuelli ha sottolineato che attualmente i risparmiatori che decidono di investire a medio e lungo termine devono affrontare una tassazione che si avvicina al 60% del reddito lordo generato dalle banche. Questa imposizione fiscale include l’Ires, l’addizionale del 3,5%, le imposte locali, la cedolare secca sui dividendi, l’Irap, l’Imu e l’imposta di bollo.Il presidente ABI ha evidenziato come il risparmio canalizzato verso gli strumenti di liquidità delle banche sia fondamentale per garantire la disponibilità di fondi necessari per erogare prestiti e sostenere l’attività economica del Paese. Tuttavia, la pressione fiscale elevata rappresenta un ostacolo significativo per i risparmiatori e potrebbe scoraggiarli dall’investire sul territorio nazionale.Patuelli ha sottolineato la necessità di ridurre questa pesante tassazione al fine di incentivare gli investimenti interni e favorire lo sviluppo economico del Paese. Inoltre, ha evidenziato come un contesto fiscale più favorevole potrebbe contribuire a rafforzare il sistema finanziario italiano e a promuovere la crescita sostenibile dell’economia.