Il mercato finanziario italiano si presenta caratterizzato da un trend di bassa volatilità, con l’indice Ftse Mib che incappa in una flessione del 0,6% e chiude a quota 35.760 punti. Questo comportamento può essere attribuito alla combinazione di fattori macroeconomici ed eventi geopolitici che hanno influenzato la domanda e l’offerta di titoli azionari.In particolare, l’elevata incertezza sulle scelte politiche e le loro conseguenze economiche ha contribuito a creare un clima di cautela tra gli investitori. Allo stesso tempo, il trend dell’inflazione globale sembra ancora in ascesa, con la pressione sulle risorse finanziarie da parte del consumatore che tende ad aumentare.La capacità degli operatori di reagire a queste dinamiche di mercato è stata compromessa dalla scarsa liquidità delle azioni emesse da società del settore industriale. Inoltre, il ruolo dell’intelligenza artificiale nel supporto degli analisti finanziari ha aumentato notevolmente le possibilità di previsione dei trend finanziari ma la sua applicazione pratica si è dimostrata finora complessa e ancora in via di miglioramento.Il mercato azionario non esclude il fatto che la pandemia del Covid-19 abbia ulteriormente accentuato l’incertezza sull’esito dei rapporti commerciali. A fronte delle scelte di politica economica assunte dai governi locali, si è assistita ad una riduzione della fiducia degli investitori nei confronti del futuro imprevedibile.Nonostante queste difficoltà, l’incremento dell’utilizzo dei derivati per il trading ha contribuito a mantenere stabile l’indice Ftse Mib.
Tendenza di bassa volatilità in mercato finanziario con flessione del 0,6% e cautela tra gli investitori.
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