L’evoluzione della mobilità urbana in Italia sta evidenziando una tendenza preoccupante: il calo dei lavoratori in smart-working si traduce in un aumento significativo del traffico stradale, con conseguente congestione delle strade. Questa disparità è particolarmente evidente tra il Nord e il Sud del Paese, con un incremento sia della dipendenza dall’auto che degli spostamenti in auto per abitante.Milano si pone al vertice di questa crescita, registrando un aumento del 10% nei parametri analizzati e dell’8,5% rispettivamente. Parallelamente, si assiste a una diminuzione della velocità media degli spostamenti nelle città principali, con una diminuzione media del 7%. In particolare, Bologna (-12,5%), Palermo (-8,4%), Milano (-7,5%), Torino (-6,9%) e Roma (-6,2%) sono le città più colpite da questo rallentamento.Al di sotto della media nazionale si collocano Firenze (-5,7%), Napoli (-4,8%) e Bari (-5,5%). I dati sono emersi dalla terza edizione dello studio Data Mobility 2024 condotto da GO-Mobility in collaborazione con Motion Analytica e supportato da Vodafone Business e Viasat. Attraverso l’analisi dei big data provenienti dalle ‘scatole nere’ delle automobili e dalle sim telefoniche, è emerso il quadro degli spostamenti degli italiani.Il divario tra Nord e Sud emerge anche nei comportamenti di mobilità: mentre al Nord gli spostamenti si concentrano nelle ore di punta mattutine e serali, al Sud si registra una maggiore presenza nelle ore di pranzo. La carenza di trasporto pubblico e infrastrutture adeguate contribuisce alla pressione sui centri urbani.Gli esperti sottolineano l’importanza di utilizzare fonti dati integrate per individuare soluzioni sostenibili per la mobilità post-pandemica. Secondo Daniele Mancuso di Go-Mobility, questa analisi fornisce una panoramica dettagliata delle nuove abitudini di mobilità nelle città italiane.Denis Cappellari di Motion Analytica ribadisce l’importanza di una cultura aziendale orientata ai dati per guidare decisioni basate sull’intelligenza artificiale verso un miglioramento continuo. Solo attraverso un approccio metodico basato su diverse fonti dati sarà possibile pianificare efficacemente il futuro della mobilità urbana.Il monitoraggio della lunghezza media dei viaggi rivela variazioni significative: mentre alcune città come Venezia (+8,9%), Firenze (+3,7%) e Milano (+1,1%) registrano aumenti, altre come Bologna segnano una diminuzione del -3,6%. Nel centro-sud la distanza media percorsa mostra invece una diminuzione a Roma (-6,2%), Messina (-6.6%), Napoli (-3.3%), Catania (-1.6%) e Cagliari (-2.8%).
Tendenze della mobilità urbana in Italia: il calo degli smart-worker aumenta il traffico stradale
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