04 marzo 2025 – 08:19
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno generato un’ondata di preoccupazione sui mercati asiatici, con le borse che hanno registrato cali significativi in risposta alle decisioni di Donald Trump di imporre dazi più elevati sulle importazioni provenienti da Canada, Messico e Cina. Tokyo, Sydney, Seul e Hong Kong hanno segnato perdite, mentre i listini cinesi sono riusciti a recuperare terreno grazie alla reazione moderata di Pechino alle mosse statunitensi. L’ottimismo per possibili negoziati anziché una guerra commerciale totale ha contribuito a rassicurare gli investitori.A Wall Street i future si sono leggermente ripresi dopo la flessione precedente, ma in Europa si prospetta un avvio difficile con l’Euro Stoxx 50 in territorio negativo. Tutta l’attenzione è ora concentrata sul discorso che Trump terrà al Congresso, nell’attesa di chiarimenti sulle politiche economiche e commerciali dell’amministrazione.La situazione geopolitica in Ucraina ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni degli investitori, spingendoli a cercare rifugio nei beni considerati sicuri come l’oro e i Treasury americani. I rendimenti dei Treasury sono scesi ai minimi degli ultimi quattro mesi, evidenziando la cautela diffusa sui mercati finanziari globali.Il dollaro si è mantenuto relativamente stabile rispetto all’euro, mentre il dollaro canadese e il peso messicano hanno registrato deprezzamenti. Anche il mercato del petrolio ha subito una contrazione, con il prezzo del WTI che è sceso sotto i 68 dollari al barile. Le incertezze legate alle politiche commerciali internazionali continuano a influenzare le dinamiche dei mercati finanziari globali, richiedendo agli investitori una maggiore prudenza nelle loro strategie di investimento.
