24 aprile 2024 – 08:34
Il clima di tensione e sospetto che si è venuto a creare attorno alla partecipazione dello scrittore milanese al programma condotto da Serena Bortone su Rai3 ha portato alla luce le divisioni e i contrasti presenti all’interno della Commissione. Mentre la premier Giorgia Meloni sembra aver preso posizione in modo deciso, suggerendo strategie contro lo scrittore, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti emerge come azionista di controllo del servizio radiotelevisivo.Le manovre in corso a Viale Mazzini per esimere il capo degli Approfondimenti, Paolo Corsini, da ogni responsabilità sollevano dubbi e interrogativi sul reale scenario che si sta delineando dietro le quinte. L’attacco concentrato contro Bortone sembra essere supportato dal Partito Democratico, mentre la maggioranza dei partiti in Commissione sembra intenzionata a soffocare qualsiasi voce discordante.La convocazione della Bicamerale da parte della presidente Barbara Floridia per discutere la questione evidenzia la gravità della situazione e la necessità di fare chiarezza sui motivi che hanno portato alla cancellazione della partecipazione dello scrittore. Le rimostranze dei consiglieri Francesca Bria e Davide Di Pietro dimostrano una volontà concreta di ottenere spiegazioni dettagliate sulle decisioni editoriali prese.Mentre il ministro Gennaro Sangiuliano si schiera dalla parte dello scrittore, difendendone il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, emergono contrastanti posizioni all’interno del Cda. La presenza del centrosinistra unito nella richiesta di chiarimenti mette ancora una volta in luce le divergenze presenti nel panorama politico italiano.In questo contesto incandescente, la figura dello scrittore Scurati appare come un simbolo di libertà d’espressione e resistenza al conformismo mediatico. La sua partecipazione al corteo del 25 aprile a Milano assume un significato ancora più forte alla luce delle polemiche e delle pressioni subite.