Tensioni geopolitiche tra Mosca e Kiev: accuse di apertura “secondo fronte” in Africa. Escalation di conflitto con pesanti perdite in Mali. Accuse reciproche alimentano tensioni globali.

L’escalation di tensioni geopolitiche tra Mosca e Kiev si è intensificata con l’accusa mossa dalla Russia all’Ucraina di aver aperto un “secondo fronte” in Africa, supportando gruppi terroristici nella regione. Questa accusa arriva in seguito alle pesanti perdite subite dai mercenari russi di Wagner e dall’esercito maliano a causa di attacchi da parte di separatisti e jihadisti nel nord del Mali. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, il regime criminale presieduto da Volodymyr Zelensky avrebbe preso questa decisione come tentativo di indebolire la Russia, non riuscendo a sconfiggerla direttamente sul campo di battaglia.Questa strategia della leadership ucraina viene interpretata da Mosca come un’azione ostile volta a destabilizzare le relazioni tra i due Paesi e ad influenzare gli equilibri politici dell’Africa. Il coinvolgimento dell’Ucraina in questioni africane è stato denunciato come un tentativo scorretto di interferenza nei rapporti internazionali, soprattutto considerando che i gruppi terroristici supportati sarebbero operativi in Stati africani alleati della Russia.La situazione si presenta quindi estremamente complessa, con conseguenze potenzialmente gravi per la stabilità regionale e per il quadro geopolitico globale. Le accuse reciproche tra Mosca e Kiev rischiano di alimentare ulteriormente le tensioni già esistenti, mettendo a rischio la sicurezza e la pace internazionale. Resta da capire come evolverà questa vicenda e se sarà possibile trovare una soluzione diplomatica che possa riportare calma e distensione nei rapporti tra le due nazioni coinvolte.