Il mercato del gas europeo risente fortemente delle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina, con gli operatori che mantengono un occhio attento alle trattative in corso per raggiungere una pace duratura. La pressione sull’offerta è nettamente sensibile, con il prezzo del gas naturale che scende di circa l’1,6% a 40,87 euro al megawattora ad Amsterdam. Tuttavia, la crisi non sembra aver lasciato un’impronta evidente sulle riserve di gas in stoccaggio nel vecchio continente, il cui livello rimane sorprendentemente stabile. Le società di distribuzione continuano a mantenere un atteggiamento cautamente ottimistico nei confronti delle future richieste di approvvigionamenti da parte dei clienti finali. Sebbene l’attuale tasso di accumulo in stoccaggio non sembri subire alcuna influenza, si ritiene che l’impatto della crisi sia più pronunciato a livello dell’appetibilità e della domanda sul mercato libero europeo.Il prezzo del gas naturale è stato ulteriormente spinto al ribasso dalla decisione di alcuni operatori di ridurre le loro richieste di approvvigionamento dal mercato libero. Una tendenza che si può interpretare come un tentativo da parte delle imprese di fronteggiare l’incertezza legata alle condizioni del prezzo e al potenziale impatto della crisi sulla domanda, piuttosto che una vera e propria riduzione dell’appetibilità per il gas naturale.
Tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina: il mercato europeo del gas è a rischio.
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