24 maggio 2024 – 13:31
L’andamento dei mercati finanziari è strettamente correlato alla tempistica dei tagli dei tassi di interesse decisi dalle principali banche centrali come la BCE o la Fed. Quando si prospetta un allungamento dei tempi per l’intervento sui tassi, l’umore degli operatori peggiora sensibilmente. È quanto sta accadendo in queste ore, con le borse asiatiche che segnano un calo significativo a causa del trend negativo di Wall Street, alimentato dai timori che la Fed possa posticipare il taglio dei tassi a seguito di dati positivi sulle attività delle imprese statunitensi. Siamo pertanto in una fase in cui le buone notizie sull’economia diventano negative per i mercati finanziari: dopo i risultati migliori del previsto degli indici PMI nei settori dei servizi e della manifattura, i contratti swap prevedono ora un primo taglio dei tassi solo a dicembre anzicheeacute; a novembre come inizialmente previsto. Secondo quanto riportato da Bloomberg, una robusta economia potrebbe spingere la Fed a mantenere i tassi d’interesse più alti per un periodo più prolungato. I mercati reagiscono di conseguenza, con una settimana che si chiude globalmente in territorio negativo per le azioni dopo diversi periodi di crescita. Gli investitori hanno anche reagito ai dati che evidenziano un rallentamento dell’inflazione core in Giappone, scesa al 2,2% ad aprile rispetto al 2,6% di marzo e in linea con le attese. Tuttavia, questo dato rimane ancora sopra l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca del Giappone, mettendo ulteriormente sotto pressione l’istituto centrale per un eventuale stretta della politica monetaria.
