29 novembre 2024 – 11:45
Il ricordo dell’odore penetrante che si avvertiva entrando nella stanza è ancora vivo nella mente di Maria Teresa Citro, la figlia della defunta Caterina Peluso. L’85enne di Settimo Torinese presentava un colorito spettrale, con i tessuti che avevano assunto una tonalità verde e il sangue che fuoriusciva dal naso, creando una scena da film horror. Il decesso della donna risalente al 2 maggio in ospedale a Chivasso per un’occlusione intestinale ha scosso profondamente la famiglia, che solo ora ha deciso di rendere pubblica questa terribile vicenda.Maria Teresa, insieme alle sorelle Rosa, Antonia e Paola, ha deciso di agire presentando un esposto alla procura di Ivrea nei confronti dell’Asl To4. La mancanza di umanità e rispetto dimostrata nei confronti della madre defunta ha suscitato indignazione e rabbia nelle figlie, che hanno potuto vedere Caterina solo il giorno prima del funerale. La situazione si è fatta ancor più angosciante quando hanno scoperto che le camere mortuarie erano accessibili solo in determinati orari, contrariamente a quanto indicato dal cartello all’ingresso.In seguito all’esposto presentato dalle sorelle Citro, la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo contro ignoti per indagare sulla vicenda. L’avvocato Alessia Falcone di Busto Arsizio sostiene che vi siano gravi ipotesi di reati come vilipendio di cadavere e mancata vestizione della salma da parte del personale ospedaliero. Tuttavia, la direttrice dell’ospedale Rita Ippolito difende l’operato della struttura sanitaria sostenendo che tutti i protocolli sono stati rispettati e la salma è stata conservata adeguatamente in cella frigorifera.Nonostante le rassicurazioni della direttrice, la famiglia Citro resta sgomenta e desiderosa di far luce su quanto accaduto alla loro amata madre. La verità dovrà emergere per fare giustizia a Caterina Peluso e garantire che nessun’altra famiglia debba vivere un simile dolore e disprezzo nell’affrontare la perdita di un proprio caro.