Testolin: no al commissario e attenzione puntata sulle microcomunità della Valle dove ci sono 76 contagiati

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Conferenza stampa di aggiornamento delle ore 17 di venerdì 30 marzo. Situazione sotto controllo con la massima attenzione alle microcomunità e alle strutture per anziani sparse nella regione: a supporto degli operatori territoriali sono stati creati dei gruppi di lavoro che coinvolgono la giunta regionale, l’assessore alla Sanità Mauro Baccega e i presidenti delle Unités des Communes dove si trovano le strutture. Tra le iniziative messe in campo, l’usl ha attivato un servizio di telemonitoraggio per consentire il controllo dei soggetti in isolamento domiciliare, servizio già attivo alla micro di Pontey per i soggetti affetti da virus Covid-19. “Attualmente – ha spiegato il Presidente della Regione, Renzo Testolin – i dati delle microcomunità, benché preoccupanti sono sotto controllo. Stiamo attuando tutta una serie di interventi di monitoraggio a 360° gradi sulle strutture sparse sul territorio con una commissione di medici che segue l’evolversi della situazione”. Ad oggi il numero di contagiati nelle microcomunità è di 76, in 37 strutture tra pubbliche e private. In quella di Perloz (dato fornito in seguito alla domanda formulata dal collega Amelio Ambrosi de La Sentinella del Canavese) risultano tutti negativi, a Hône un caso positivo. I dati ripartiti comune per comune sono attesi per martedì sera. Al Beauregard risultano positivi, dopo tampone, e isolati 9 anziani, nel reparto lunga degenza, che nei giorni scorsi era stato chiuso per recuperare del personale: “Si tratta – ha evidenziato il dottor Luca Montagnani, il coordinatore sanitario dell’emergenza – di casi che trasferiremo a Saint Pierre perché presentano sintomi meno gravi”. E il materiale per medici e sanitari? “Da domani distribuiremo 70.000 mascherine in tessuto/non tessuto, filtranti, non dpi e non chirurgiche” ha evidenziato il dottor Pio Porretta, commissario della Protezione Civile, che ha sottolineato come Roma abbia sbloccato parecchie forniture e la situazione si sia di conseguenza normalizzata. “Abbiamo 24000 mascherine in giacenza, sono in arrivo 50.000 fpp2 (sanitarie) e oltre 95000 chirurgiche”. Si fa però fatica a trovare nelle farmacie i saturimetri, strumenti indispensabili per misurare l’ossigenazione del sangue, strumento di monitoraggio importante. “Ne abbiamo solo una ventina in giacenza, ne avevamo acquistati 200 ma ci sono stati sequestrati e dirottati su Bergamo spiega Porretta -. Siamo in attesa di riceverne, ma la situazione è anomala”. Sul fronte dei tamponi è attesa per venerdì prossimo una nuova macchina che permetterà sin dal prossimo week end di portare gli esami ai massimi livelli direttamente ad Aosta, continuando comunque ad appoggiarsi, in caso di necessità, ancora alle strutture esterne del Sacco di Milano e dell’Amedeo di Savoia di Torino. Il Presidente Testolin ha anche fatto delle precisazioni sulla normativa che vieta ai privati di coltivare l’orto: ieri pomeriggio un comunicato stampa della Regione aveva creato parecchia confusione ed incomprensioni sui social. “Occorre del buon senso – ha detto – in un momento che è difficile. L’orto va bene se è sotto casa e coltivato in solitaria, ma se per andarci devo prendere la macchina è meglio lasciar perdere, si deve evitare lo spostamento”. E ha voluto mettere un NO definito all’ipotesi, ventilata da più parti, di un commissario straordinario per la gestione dell’emergenza. Ha rimarcato: “In questo momento non vediamo la necessità di nessun commissario. C’è il dottor Montagnani, l’apporto del dottor Porretti, ci sono i gruppi di lavoro, la giunta, il personale degli assessorati e la Croce Rossa Italiana che ci ha dato una grossa mano anche a livello locale, come ad esempio per il reperimento di medici che venissero ad integrare il nostro personale”. E ha concluso :”C’è bisogno di tutti, di gente che ci dia una mano affinché si possa lavorare con serenità in questo momento difficile”. Momento di difficoltà che la gente della Valle d’Aosta sta sostenendo anche con contributi in denaro: “Numeri esatti non ne abbiamo – ha precisato Testolin -, posso solo dire che sui conti messi a disposizione per l’emergenza abbiamo raccolto circa 35 mila euro, mentre le donazioni dirette all’Usl si aggirano sui 700 mila euro. Diciamo che potrebbero mancare all’appello ancora delle somme che non sono ancora state accreditate sui conti, andrà fatta una rendiconto”.

I dati del bollettino. 50 i morti (37 uomini e 13 donne), 42 deceduti in ospedale 8 a domicilio. Le persone ricoverate in ospedale sono 86, 26 in terapia intensiva: 517 i casi positivi attuali in totale (dato minore rispetto a ieri in quanto rettificato per errato computo di nomi presenti più volte in elenco). Qualche bella notizie: sono stati dimessi 24 pazienti che dall’ospedale sono stati trasferiti al domicilio, due sono stati trasferiti dalla rianimazione ai reparti Covid-19, quindi con condizioni in miglioramento. Il dottor Montagnani ha precisato “che non possono essere considerati definitivamente guariti, ma che clinicamente hanno manifestato miglioramenti tali da far ritorno a casa”. In isolamento domiciliare ci sono 2517 persone. Soltanto 5 i tamponi refertati oggi, 19 sono stati inviati al Sacco di Milano e all’Amedeo di Savoia di Torino, in attesa ce ne sono 319. 512 i controlli delle forze dell’ordine domenica 29 marzo, con 19 sanzioni elevate. “Nel week end sono state riscontrate – ha evidenziato Testolin – parecchie infrazioni al divieto di gente che è venuta in Valle per il fine settimane. L’invito, quando si verificano casi di questo genere, è di segnalare la cosa nelle forze dell’ordine e perché i divieti vanno rispettati se vogliano sconfiggere il virus”.

Gli aggiornamenti, punto per punto, della situazione epidemiologica in Valle d’Aosta e le risposte che il Sistema dell’Unità di crisi sta approntando per la gestione dei pazienti e del territorio.

Idrossiclorochina

Tra le informazioni fornite, il nuovo percorso che si sta formalizzando all’interno dell’Azienda  USL per l’utilizzo a domicilio, con predosaggio a carico della farmacia ospedaliera, dell’idrossiclorochina. Il farmaco contenente questo principio non è prescrivibile dai Medici di Medicina Generale, per questo l’Azienda sanitaria sta intervenendo per arrivare a nuove disposizioni che lo possano rendere più disponibile sul territorio, ovviamente su indicazione medica. In pratica si tratta del cosiddetto protocollo Marsiglia può essere prescritto soltanto da infettivologo. “Si sta valutando come fare assieme ai medici di famiglia con dei pre-dosaggi preparati dalla nostra farmacia e da utilizzare, su prescrizione medica, presso l’abitazione” ha detto il dottor Luca Montagnani.

Telemedicina domiciliare e la televisita per pazienti COVID  a domicilio

E’ in fase di avvio un servizio di telemedicina riservato ai pazienti positivi al Covid-19, in ossigenoterapia ed in isolamento domiciliare, distribuiti sull’intero territorio regionale. L’apposito applicativo, denominato “PHEBO, che rappresenta un importante sistema innovativo di “e-Health Care”, è finalizzato a supportare gli operatori sanitari  nelle attività di telemonitoraggio domiciliare. La piattaforma prevede la possibilità di acquisire da remoto i parametri vitali, evitando il più possibile le visite domiciliari, mantenendo comunque sotto controllo la situazione del pazienteLa piattaforma è già in utilizzo presso la RSA di Pontey ed a breve anche su quella di Verrès.Nel caso in cui uno o più valori dovessero superare i parametri stabiliti, un “alert” giungerà al triage delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali (USCA), recentemente istituite, che avvieranno la conseguente presa in carico.

Servizio di Pronto intervento sociale a supporto dell’emergenza regionale

Con l’obiettivo di garantire sostegno assistenziale e sociale alle persone più fragili, la rete regionale degli assistenti sociali dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali in collaborazione con l’Ordine degli Assistenti sociali della Valle d’Aosta e con il supporto della Protezione civile regionale, ha istituito un servizio di Pronto intervento sociale, attivo tutti i giorni per rispondere alle esigenze del territorio.Le famiglie e le persone, in particolare gli anziani e i nuclei familiari con maggiori difficoltà sociale, che necessitano di un supporto – appunto di tipo sociale -possono chiamare il numero verde 800 122 121 istituito dalla Protezione Civile della Valle d’Aosta, che, rilevato il bisogno, attiverà gli operatori sul territorio.

‘’Sportello di ascolto’’ con gli Psicologi dell’emergenza

Durante la prima settimana di attività del servizio di triage psicologico per la popolazione della Valle d’Aosta, sono state rilevate complessivamente 63 telefonate pertinenti: 40 quelle effettuate da donne e 23 da uomini.L’età media delle persone che hanno contatto il servizio si aggira intorno ai 65 anni.La popolazione anziana è la più rappresentativa rispetto alle paure di un eventuale contagio da corona-virus, mentre la fascia di età meno rappresentata, in termini statistici, è quella che va dai 18 ai 50 anni. Aumentano invece le chiamate di persone che dichiarano di essere in quarantena forzata (12) o eventualmente volontaria (8).Le chiamate al triage provengono da quasi tutta la Valle anche se la maggior parte arrivano da Aosta (35). Le restanti chiamate sono persone che non si trovano al momento in regime di quarantena.La richiesta di aiuto psicologico più rappresentativa, in termini statistici, è il supporto e contenimento emotivo, segue la stabilizzazione delle emozioni e la psicoeducazione all’evento covid-19.

Un nuovo piano per una maggiore attenzione alle microcomunità

Al fine di garantire assistenza sanitaria in ogni singola struttura socio-assistenziale della Valle d’Aosta, il gruppo di lavoro attivato per la gestione dell’emergenza sanitaria sul territorio, ha avviato – dopo aver formato il personale delle strutture secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e dopo aver raccolto le criticità emerse all’interno delle microcomunità– un’attività di screening e una pianificazione di visite mediche al personale sanitario e agli utenti. Nell’ambito della gestione dell’emergenza COVID-19 sul territorio regionale, è quindi operativo il Gruppo di Medici Referenti, anche per le Micromunità (GMRM), formato da professionisti volontari con il supporto dell’Area Territoriale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta.La carenza di personale per una gestione ottimale è supportata da 4 infermieri e 6 Operatorio Socio Sanitari (OSS) della Croce Rossa Italiana arrivati ieri e oggi.Nei prossimi giorni sono previste altre 20 unità di personale, tra infermieri e OSS, che saranno assegnate nelle varie microcomunità del territorio.

Settantamila mascherine dalla Protezione civile ai Comuni

La Protezione civile regionale ha iniziato nel pomeriggio la distribuzione ai Comuni di 70.000 mascherine protettive in tessuto non tessuto da destinare alla popolazione. La suddivisione è stata eseguita in modo da poter distribuire mediamente una o due mascherine per unità famigliare. Nei prossimi giorni, pertanto, i Comuni si organizzeranno secondo le proprie specificità per la distribuzione alla popolazione. Si evidenzia che le mascherine protettive fornite non sono destinate ad un uso di tipo sanitario-ospedaliero-ambulatoriale, in quanto non certificate per tale utilizzo, ma sono comunque riconosciute “mascherine filtranti” e quindi in grado di contribuire alla riduzione dei possibili contagi, in quanto hanno una buona capacità di filtrare i cosiddetti “droplet” (micro goccioline di saliva) emessi da chi le indossa, anche in relazione alla possibile presenza di soggetti asintomatici che quindi possono inconsapevolmente essere fonte di contagio. Le stesse mascherine forniscono comunque un certo grado di protezione, anche se minore rispetto ai dispositivi per sanitari, anche nei confronti dei “droplet” emessi da terze persone, come dimostrato da recenti test di laboratorio effettuati dall’Arpa della Regione Lazio.Insieme alle mascherine verrà distribuito anche un sintetico vademecum su come vanno utilizzate e indossate.

#IORESTOACASA Prosegue la campagna istituzionale per ribadire l’importanza del rispetto delle regole

Dopo i campioni degli sport invernali e gli alpinisti e guide alpine valdostani e gli atleti degli sport en plein air legati alla montagna, anche diversi personaggi del mondo culturale valdostano hanno risposto con entusiasmo all’appello della Regione e dell’azienda Usl dando il loro contributo.Protagonisti del video presentato oggi sono l’astrofisica Marta Burgay, la Sovrintendente agli Studi Marina Fey, il direttore della Fondazione Clément-Fillietroz Jean Marc Christille, la rettrice dell’Università della Valle d’Aosta Maria Grazia Monaci, lo storico Joseph Rivolin, la soprintendente ai Beni culturali Cristina De La Pierre e il presidente del comitato scientifico della Fondazione Courmayeur Lodovico Passerin d’Entrèves.Nei prossimi giorni, l’Ufficio Stampa provvederà a editare e a diffondere sui canali social dell’Amministrazione Regionale altri video che coinvolgeranno anche personaggi dell’arte, dell’artigianato, della tradizione e del mondo rurale.

Controlli e denunce da parte delle Forze di polizia

Ad oggi, sono stati 18 mila 428 i controlli effettuati dall’11 marzo su persone ed esercizi commerciali da parte di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Corpo forestale della Valle d’Aosta e Polizie locali, con il supporto del Corpo di sorveglianza del Parco Gran Paradiso. Nella giornata di ieri sono stati registrati 512 controlli sul territorio regionale. Le sanzioni sono state 19, solo a persone.

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