A partire da sabato 29 maggio 2021 alle ore 9, sarà aperta al pubblico ad Aosta, presso il Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas, la mostra “The Families of Man”.
Il progetto espositivo, a cura di Elio Grazioli e Walter Guadagnini, riflette e racconta i grandi temi dell’uomo e della società degli ultimi decenni. L’indagine da cui muove l’esposizione ha dato vita nel corso degli anni a numerose letture: archetipo di tutte è la mostra fotografica “The Family of Man” ideata da Edward Steichen (1955, New York, MoMA) a cui il titolo del progetto di Aosta rimanda. Presentata in piena guerra fredda e dopo la Seconda Guerra Mondiale, “The Family of Man” fece il punto su di un’epoca di cambiamento e venne pensata per celebrare la dignità umana.
Il progetto attuale, ideato in un periodo di inattesi mutamenti, rilegge l’impostazione della mostra degli anni Cinquanta in chiave esplicitamente sociale, a partire dagli eventi culturali, politici, tecnologici – in particolare quelli dal più alto valore simbolico – che hanno determinato la formazione del mondo di oggi. L’esposizione al Museo Archeologico Regionale, guardando a quel modello leggendario in un contesto storico e culturale radicalmente diverso, organizza la narrazione intorno a due assi portanti: cronologico (1989-2000; 2001-2019; 2020) e tematico (la fine della modernità; il mondo connesso; la pandemia), per dare vita a un racconto per immagini dei più significativi sviluppi della società tra fine Novecento e primi decenni del Duemila, a partire dal cambiamento dell’immagine dell’uomo e di ciò che lo circonda.
L’Assessore Jean-Pierre Guichardaz afferma: la cultura può rappresentare un motore di crescita per l’intera società, con ricadute nel settore dell’economia e del turismo. La mostra The Families of Man si pone in quest’ottica, offrendo ai cittadini e ai turisti un momento di approfondimento culturale, che vuole coinvolgere il pubblico di ogni età e promuovere un’ampia fruizione delle iniziative espositive.
Le opere di oltre 50 fotografi italiani compongono un grande affresco sulla contemporaneità storica, sociale, economica, ambientale degli ultimi trent’anni: a partire dalla caduta del muro di Berlino, fino agli eventi legati al fenomeno ancora in corso della pandemia, che ha iscritto il 2020 tra le date storiche dell’umanità. La scelta di presentare solo autori italiani intende evidenziare la peculiare interpretazione che la nostra fotografia ha dato di accadimenti di portata universale, svelando il continuo dialogo tra identità e globalizzazione. In mostra si alternano fotografie di cronaca a fotografie di ricerca, comprendendo tutti i generi, così da restituire tanto il clima del periodo quanto l’evoluzione del linguaggio fotografico, legato anche agli sviluppi tecnologici oltre che alla società che i fotografi vivono, descrivono e interpretano.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa (italiano/francese) che, oltre ai saggi dei due curatori, comprende un testo di taglio storico di Silvia Paoli dedicato alla mostra di New York e un contributo di Daria Jorioz che attraversa i diversi temi dell’esposizione di Aosta. Le sezioni fotografiche, riproposte nel libro secondo il medesimo ordine di mostra, sono accompagnate da brevi scritti che trattano di società, diversità di genere, tecnologia, sperimentazione virtuale, religioni, ecologia nell’arco temporale degli ultimi trent’anni. I testi sono stati affidati a undici autori, studiosi ed esperti quali, ad esempio, Roberta Carlini per i cambiamenti economici nel mondo globale, Marco Belpoliti sull’attualità e la pandemia o ancora Giorgio van Straten per una riflessione su futuro e ripartenza.
I fotografi in mostra:
Marina Ballo Charmet, Gian Paolo Barbieri, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Sara Benaglia, Jacopo Benassi, Gianni Berengo Gardin, Silvia Bigi, Tommaso Bonaventura, Michele Borzoni, Francesco Bosso, Luca Campigotto, Alfa Castaldi, Vincenzo Castella, Francesca Catastini, Giacomo Costa, Nicolò De Giorgis, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Giorgio Di Noto, Mario Dondero, Luigi Erba, Irene Fenara, Gianni Fiorito, Pierluigi Fresia, Gabriele Galimberti & Paolo Woods, Andrea Galvani, Giovanni Gastel, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Francesco Jodice, Armin Linke, Nicola Lo Calzo, Alex Majoli, Tancredi Mangano, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Walter Niedermayer, Adrian Paci, Mattia Paladini, Paolo Pellegrin, Antonio Rovaldi, Paolo Roversi, Simone Schiesari, Ferdinando Scianna, Alberto Sinigaglia, Lamberto Teotino, The Cool Couple, Toni Thorimbert, Oliviero Toscani, Franco Vaccari, Carlo Valsecchi, Paolo Ventura, Massimo Vitali, Lorenzo Vitturi, Alba Zari, Michele Zaza.
Museo Archeologico Regionale – Piazza Roncas 12 – Tel. 0165.275902