Il mercato azionario asiatico e pacifico ha risposto con una maggiore volatilità dopo il tracollo delle borse mondiali, in seguito alla dichiarazione dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nonostante la forte reazione negativa iniziale, le quotazioni di Tokyo, Shanghai e Taiwan hanno mostrato un discreto recupero al 2 aprile, descritto da Trump come “giorno della liberazione” per gli Usa.Tokyo ha guadagnato lo 0,02% mentre Shanghai è cresciuto del 0,42%. Anche l’indice borsistico di Taiwan ha registrato un incremento significativo del 2,82%, seguito da un rialzo dell’1,62% a Seul e dell’1,04% a Sidney. Hong Kong ha invece chiuso con un plusvalenza dello 0,43%.Tuttavia, alcune borse asiatiche hanno subito perdite significative, come ad esempio Mumbai, che ha chiuso con una flessione del -1,7%. Singapore e altre borse della regione sono rimaste aperte fino a tarda serata con pochi cambiamenti. Gli indici future europei hanno invece mostrato un comportamento positivo.I dati sull’indice Pmi manifatturiero in Giappone e Cina hanno superato le stime, gettando una luce di speranza sulle aspettative degli investitori riguardo al settore produttivo. Ora che i dati analoghi sono attesi dalle borse europee, soprattutto da Spagna, Francia, Germania, Italia e Regno Unito, gli esperti attendono con ansia per comprendere come il settore manifatturiero reagirà alle recenti decisioni commerciali dei governi di tutto il mondo.La Banca Centrale Europea ha diffuso i dati sull’inflazione in marzo e la Presidente Christine Lagarde interverrà nel corso del pomeriggio. Negli Usa gli indici Ism saranno molto attentamente osservati, mentre le società del terziario presenteranno i loro utili.I prezzi azionari stanno seguendo un percorso incerto e volubile, alimentato da una complessa serie di fattori. Gli investitori hanno poca sicurezza sul futuro economico a causa della tensione commerciale mondiale.
Titolo : Borse asiatiche tra crisi e ripresa: indice Pmi in Cina e Giappone supera aspettative
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