Titolo in italiano di massimo 100 caratteri:Volatilità al vaglio su Wall Street: le previsioni incerte degli esperti finanziari

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I futures su Wall Street oscillano in un climate di grande incertezza due ore prima dell’apertura delle sessioni di trading. Il mercato è alle prese con una serie di fattori che stanno alimentando la volatilità: il livello dei prezzi al consumo, che potrebbe fornire indicazioni su come l’economia americana abbia reagito ai tanti shock negativi degli ultimi mesi e sulle strategie dell’amministrazione Trump per contrastare le pressioni inflationiste; e la richiesta di titoli del debito Usa a lungo termine, che potrebbe dare un’idea dei capitali disponibili per finanziare il deficit di bilancio.Il prosieguo delle operazioni inizierà con un segnale di allarme, poiché l’avvio delle contrattazioni sul mercato azionario americano sembra già avere subito un contraccolpo negativo. I future sull’indice Nasdaq hanno chiuso la settimana scorsa con una perdita del 2,1% rispetto alla vigilia, mentre quelli sull’SeP500 sono crollati dell’1,8% e quelli sul Dow Jones del 1,4%. I trader si sono infatti trovati a confrontarsi non solo con le conseguenze dirette dei dazi introdotti da Trump ma anche con la loro imprevedibilità e la mancanza di trasparenza delle azioni successive dell’amministrazione. Anche i principali esperti finanziari hanno espresso le loro opinioni riguardo al futuro prossimo dei mercati. Secondo Andy Sieg, global head wealth manager del gruppo Citi, non sarebbe consigliabile acquistare titoli anche se il ribasso è molto forte. Lo strategist di Jefferies, Mohit Kumar, sostiene invece che gli investitori dovrebbero spostarsi su mercati diversi dal settore USA per diminuire le perdite. L’economista di Pimco, Tiffany Wilding, ha detto di avere la speranza, sebbene ridotta a un 50%, di assistere presto ad una recessione americana a causa delle politiche della nuova amministrazione.Inoltre anche gli analisti del Deutsche Bank hanno rilasciato dichiarazioni riguardo alle scelte dell’amministrazione Trump. Nonostante il provvedimento sulle tariffe introdotto per contrastare la Cina, l’economista di questi è arrivata a una conclusione: se non ci fossero politiche più stabili e coerenti negli USA sarebbero inevitabili danni sia all’economia americana che ai partner economici globali.

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