Il 20 marzo 1995 resterà per sempre impresso nella memoria di Tokyo come il tragico giorno in cui la città fu colpita dall’attacco con gas nervino sarin, orchestrato dalla spietata setta Aum Shinrikyo. Quell’oscuro capitolo della storia giapponese ha lasciato cicatrici profonde nell’animo della metropoli, con quattordici vite spezzate e migliaia di feriti che portano ancora i segni di quell’orrore.Ma oggi, a trent’anni di distanza, Tokyo si ferma per commemorare le vittime, per ricordare l’orrore e la sofferenza causati da quell’attentato senza precedenti. Nelle stazioni della metropolitana, dove un tempo regnava il caos e la paura, ora si erigono altari di fiori e candele in memoria di coloro che non sono più tra noi.La cerimonia solenne presso la stazione di Kasumigaseki è un tributo alla forza e alla resilienza del popolo giapponese, che ha saputo reagire con dignità e coraggio a una tragedia inimmaginabile. Le offerte floreali sono un segno tangibile dell’amore e del rispetto che la comunità locale nutre per le vittime e le loro famiglie.E mentre i responsabili dell’orrore pagano per i loro crimini davanti alla giustizia terrena, il ricordo di quel giorno maledetto continuerà a vivere nei cuori di chi ha vissuto quegli istanti drammatici. Ma Tokyo sa guardare avanti, verso un futuro in cui la pace e la solidarietà possano trionfare sul male e sull’odio.
“Tokyo ricorda il tragico attacco con gas nervino sarin del 1995”
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