“Torino, fulcro dell’arte contemporanea: fiera all’Oval e mostre d’autore”

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02 novembre 2024 – 02:45

Torino, cuore pulsante della contemporaneità, si distingue per la sua vivace fiera all’Oval, punto di partenza e culmine del fervore dell’arte italiana e non solo. Tra le sezioni esposte emergono temi centrali come la giovinezza in fermento, le prospettive femminili e il legame con la natura, con un’attenzione particolare al confine con l’epoca moderna e al ricordo delle guerre che ci circondano. Il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente naturale trova spazio nella suggestiva cornice della manica lunga del Castello di Rivoli durante la mostra “Mutual aid”, curata da Francesco Manacorda e Marianna Vecellio, che presenta una ventina tra gli artisti contemporanei più interessanti alle prese con il tema ambientale.Una delle novità della settimana è rappresentata dalla Galleria d’Arte Moderna, che rivela tutto il suo potenziale futuro attraverso tre mostre affascinanti: l’impressionista Berthe Morisot allestita con il contributo contemporaneo di Stefano Arienti, l’astrattista colorata americana Mary Heilmann a cura di Chiara Bertola e la prima antologica su Maria Morganti curata da Elena Volpato. Da non trascurare sono anche la collezione permanente e il deposito vivente all’ultimo piano. Di grande ricchezza e vivacità è anche la mostra dedicata al pittore Salvo presso la Pinacoteca Agnelli curata da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabr Visconti, che per la prima volta entra in dialogo con la collezione permanente.Sulla Pista 500, ormai trasformata in un parco di sculture presso il Lingotto, si possono ammirare due nuove installazioni: “My mother was my first country” di Chalisee Naamani e “Come run with me” di Monica Bonvicini. Per gli amanti della fotografia in grande formato alle Gallerie d’Italia continua lo spettacolo della mostra di Mitch Epstein “American nature” curata da Brian Wallis, che esplora il legame tra la società americana e il verde selvaggio. Solo oggi lo spazio in piazza San Carlo accoglie l’opera video “Merging bodies” dell’artista Adrian Paci sulle connessioni tra industria, lavoro e arte.

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