12 marzo 2025 – 11:45
La sentenza del Tar della Liguria dello scorso dicembre ha scosso le fondamenta dell’organizzazione dell’edizione 2026, imponendo l’indizione di un bando e dichiarando illegittimo l’affidamento diretto alla tv pubblica. La Rai ha presentato ricorso e il Consiglio di Stato si appresta a pronunciarsi il 22 maggio, mentre nel frattempo è necessario pianificare e preparare la prossima edizione. È fondamentale osservare con attenzione gli sviluppi futuri, come sottolineato dal sindaco, che ribadisce la premura nel non trarre conclusioni affrettate e nel considerare questo dibattito come una questione che coinvolge sia la Rai che il comune di Sanremo.Tuttavia, Torino emerge come una possibile alternativa al teatro Ariston per ospitare la storica kermesse della canzone italiana, dopo il successo ottenuto con gli Eurovision nel 2022. Il Comune torinese finalmente rompe il silenzio dopo settimane di speculazioni. L’ipotesi di Torino non è stata avanzata dalle istituzioni piemontesi ma dall’Ebu, che ha elogiato la professionalità e l’efficienza dimostrate dalla città sotto il profilo organizzativo.Durante una trasmissione televisiva dedicata all’argomento, si è verificata anche una divertente gag: quando il presentatore propone al sindaco Lo Russo di farsi presentare, quest’ultimo umilmente ammette: “Non credo di essere all’altezza. Sicuramente lei è più adatto”, rivolgendosi al conduttore. Torino si prepara a un potenziale cambio epocale nella gestione del Festival di Sanremo da parte della Rai, mostrandosi pronta ad accogliere con entusiasmo questa nuova sfida organizzativa.
