19 novembre 2024 – 09:45
Torino, in merito alla qualità dell’aria, si conferma fuorilegge anche quest’anno. Nella giornata di ieri, domenica 17 novembre, la città ha superato per il 36esimo giorno nell’anno il limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10, oltrepassando così la soglia dei 35 giorni annui stabilita dalla legge. Questa volta l’eccesso è stato registrato presso la stazione di monitoraggio di Torino Lingotto, situata nella zona Sud della città. È da notare che si tratta di una novità: negli anni passati era stata la zona Nord, Torino Rebaudengo, a superare tale limite con maggiore frequenza. Un’altra anomalia riscontrata è il ritardo con cui si è verificato lo sforamento dei 35 giorni rispetto agli anni precedenti. Nel 2023, a Torino Rebaudengo si erano già contati 36 giorni oltre il limite entro il 25 febbraio; nel 2022 addirittura entro il 17 febbraio. La situazione attuale nella zona Sud appare meno confortante: l’anno scorso a Torino Lingotto non si era raggiunto il limite dei 35 giorni e l’ultimo superamento era avvenuto solo il 23 dicembre del 2023. Per quanto riguarda le altre stazioni di monitoraggio, al momento siamo ancora nei limiti previsti dalla legge. A Torino Rebaudengo sono stati registrati finora 33 superamenti e nella stazione di Torino Rubino ne sono stati conteggiati 27. La situazione più critica si riscontra nella stazione di Settimo Torinese Vivaldi con ben 44 superamenti, cifra che rappresenta il valore più alto dell’intera regione Piemonte. Attualmente l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) ha confermato il livello arancione del semaforo antismog attivo dal sabato precedente, con divieto temporaneo della circolazione per le auto diesel omologate fino alla categoria Euro 5 fino a mercoledì prossimo, quando verrà valutata la proroga o meno delle misure adottate.
