28 febbraio 2025 – 10:45
L’evoluzione delle dinamiche urbane è un tema ricorrente, spesso discusso ma raramente tangibile nei risultati concreti. Le parole del presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina, riportate in un’intervista recente su La Stampa, suscitano una riflessione condivisibile. La sua affermazione sullo stato di confusione riguardante il futuro di Torino risuona veritiera. In effetti, la città si trova ad affrontare una serie di progetti ambiziosi che tardano ad essere realizzati, generando preoccupazione per una possibile eccessiva chiusura entro i suoi confini. È evidente che Torino da sola non potrà garantire la propria sostenibilità futura.Pertanto, diventa imprescindibile esplorare tutte le opportunità che possano inserirla in un contesto più ampio di sviluppo territoriale nel Nord Ovest. Tra le proposte più interessanti si distingue l’idea regionale di acquisire una quota azionaria nell’autorità portuale genovese. Questa strategia consentirebbe a Torino di partecipare attivamente alle decisioni cruciali riguardanti gli investimenti e la logistica portuale.In un’ottica sorprendente ma profondamente efficace, emerge la necessità di attingere al passato per plasmare il futuro. Non per rimpiangere un’epoca ormai tramontata, bensì per trarre ispirazione da concetti consolidati e trasformarli in progetti innovativi nel presente. Questo approccio sinergico tra memoria storica e visione futuristica potrebbe costituire la chiave per sbloccare nuove prospettive di crescita e sviluppo per Torino e il suo contesto territoriale più ampio.
