L’acquisizione da parte del Comune di Alba di una preziosa *Madonna con Bambino* a tempera, opera di Barnaba Agocchiari, detto Barnaba da Modena (attivo intorno al 1380), segna un evento di notevole importanza per il patrimonio artistico e culturale della città.
La donazione, generosamente offerta da Giovanna Carina Bergui, è il coronamento di un percorso volto a preservare e valorizzare un manufatto che testimonia un capitolo significativo dell’arte medievale italiana.
La *Madonna con Bambino*, un’opera a tavola caratterizzata da una raffinata cornice dorata, punzonata con un delicato motivo stellare, rappresenta un’iconografia tradizionale ma declinata con un’eleganza tipica della scuola modenese.
L’immagine della Vergine, intenta ad allattare il Bambino, incarna non solo un tema religioso centrale, ma anche un’espressione di maternità e tenerezza che trascende il contesto puramente devozionale.
L’atto di allattamento, reso con attenzione ai dettagli anatomici e con una resa cromatico che enfatizza la luce e le ombre, conferisce al dipinto una vividezza e un’umanità rare.
La cerimonia di acquisizione, avvenuta alla presenza del sindaco Alberto Gatto e di figure apicali della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, sottolinea l’importanza del manufatto e l’impegno delle istituzioni nella sua tutela.
La presenza della Soprintendente Lisa Accurti e del funzionario Massimiliano Caldera, quest’ultimo esponente di indiscussa competenza nel campo della storia dell’arte, testimonia la riconosciuta rilevanza dell’opera.
Caldera ha illustrato come la *Madonna con Bambino* si distingua come un’eccezionale testimonianza di arte privata, raramente soggetta a notifica a seguito dell’emanazione delle prime leggi di tutela del patrimonio artistico nel 1906.
Questa particolarità ne attesta il valore intrinseco, oltre che il suo significato storico e culturale per la comunità albese.
L’opera non è semplicemente un oggetto d’arte, ma un documento che riflette la committenza, le influenze artistiche e il contesto sociale del tardo Trecento.
Il successivo restauro, attentamente programmato, si propone di recuperare l’originario splendore cromatico e le caratteristiche costruttive dell’opera, preservandola per le future generazioni.
L’esposizione nella sala Consiglio del Palazzo comunale, luogo di rappresentanza della vita civica, garantirà una fruizione accessibile a cittadini, turisti e studiosi, contribuendo a rafforzare l’identità culturale di Alba e a promuovere la conoscenza del suo patrimonio artistico.
L’evento di svelamento, accolto con grande entusiasmo da stampa e pubblico, ha rappresentato un momento di celebrazione e di consapevolezza del valore inestimabile di questo straordinario tesoro d’arte.






