sabato 18 Ottobre 2025
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Asti: tra industria, futuro e nuove opportunità di sviluppo.

L’imperativo di un’economia dinamica e inclusiva si è fatto sentire nel recente convegno “Made in Asti: impresa, identità, futuro”, un’occasione di riflessione a 90 anni dalla fondazione dell’Unione Industriale Asti.
L’evento, che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di un intervento statale mirato a sostenere il tessuto produttivo, non in termini di favoritismi, bensì come garanzia di pari opportunità e capacità competitiva a livello globale.

La prospettiva delineata dal presidente dell’Unione Industriale, Luigi Costa, sottolinea una relazione intrinseca tra produzione industriale, occupazione e libertà individuale: la prosperità economica è un presupposto fondamentale per la realizzazione dei diritti e delle opportunità per tutti i cittadini.

Un’industria vitale non è solo un motore di crescita economica, ma anche un pilastro della stabilità sociale e della coesione territoriale.

L’analisi dell’economia locale presentata dal vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, ha fornito un quadro dettagliato delle sfide e delle opportunità che si presentano al territorio astigiano.
La successiva tavola rotonda ha visto il contributo di figure chiave del mondo industriale, accademico e politico, tra cui Andrea Amalberto (Confindustria Piemonte), Stefano Corgnati (Politecnico di Torino), Marco Gabusi (Assessore Regionale a Trasporti e Infrastrutture) e Guido Saracco (Uni-Astiss), evidenziando la complessità delle questioni in gioco.

Tra i temi centrali del dibattito, la formazione del capitale umano si è rivelata cruciale.
L’evoluzione tecnologica, con le sue implicazioni per i processi produttivi e le competenze richieste, impone un ripensamento profondo dei percorsi formativi e un investimento costante nella riqualificazione professionale.
La transizione tecnologica non è un fenomeno da temere, ma un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita.

Parallelamente, l’adeguatezza delle infrastrutture logistiche è stata posta all’attenzione dei presenti.
L’accelerazione dei progetti di potenziamento delle infrastrutture viarie provinciali e l’effettiva implementazione della Zona Logistica Semplificata, nell’ambito del sistema Porto e Retroporto di Genova, rappresentano passi fondamentali per favorire l’integrazione del territorio astigiano nelle filiere globali.

Questi interventi non sono meri miglioramenti tecnologici, ma veri e propri investimenti nel futuro del territorio, capaci di attrarre investimenti esteri e di creare nuove opportunità di sviluppo.
Un elemento particolarmente innovativo presentato durante il convegno è stata la nuova collaborazione tra l’Unione Industriale Asti e il Politecnico di Torino, che offrirà a studenti selezionati l’opportunità di svolgere esperienze formative presso tre importanti aziende multinazionali: BASF Italia S.
p.
A.

, Johnson Electric Asti S.
r.
l.

e O-I Italy S.
p.

A.

Questa iniziativa, volta a creare un ponte tra il mondo accademico e il mondo del lavoro, testimonia l’impegno delle istituzioni locali a formare i professionisti del futuro, dotati delle competenze e della mentalità necessarie per affrontare le sfide del mercato globale.

Si tratta di un modello di collaborazione che potrebbe fungere da esempio per altri territori, dimostrando come l’unione di forze possa generare sinergie positive e contribuire alla crescita del sistema Paese.

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