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Baccini dedica a Matilde Lorenzi una commovente ballata

Francesco Baccini dedica a Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino scomparsa tragicamente a soli 19 anni, una commovente ballata intitolata semplicemente “Matilde Lorenzi”.

Il brano, pubblicato a un anno dalla sua morte, non è un lamento funebre, bensì un vibrante omaggio alla vitalità e alla passione che animavano la giovane sciatrice, tesserata con l’Esercito e cresciuta nello Sci Club Sestriere.
Il progetto nasce nel contesto dell’Olimpiade Culturale, un’iniziativa volta a celebrare i valori olimpici e paralimpici attraverso l’arte e la cultura italiana, e si configura come colonna sonora del documentario “Kristian Ghedina: storie di sci” di Paolo Galassi, che ripercorre settant’anni di storia olimpica del nostro Paese.

La scelta di Baccini non è casuale: la sua capacità di tradurre in musica emozioni profonde e storie umane risuona perfettamente con la narrazione del documentario.

“Matilde Lorenzi” non è solo un brano musicale, ma un atto d’amore e un invito alla riflessione.

Le parole, intense e poetiche, intessono un ritratto di una ragazza che abbracciava la vita con intensità, sfidando le leggi della fisica – “E sono libera / Sposa della gravità” – e vivendo ogni istante come un dono prezioso.

Baccini, profondamente toccato dalla notizia della scomparsa, afferma di aver composto il brano in maniera spontanea, lasciando che le note e le parole sgorgassero dal profondo del suo animo.

Il suo intento era quello di celebrare la gioia di vivere, la libertà e la bellezza intrinseca dell’esistenza, esortando soprattutto i giovani a ricercare la passione che li fa vibrare interiormente, a non sprecare nemmeno un istante della loro vita.
La famiglia di Matilde, commossa e riconoscente per questo gesto artistico, descrive il brano come una perfetta sintesi dell’essenza della figlia: una “canzone cucita su di lei”, un’espressione tangibile della sua forza interiore e del suo spirito indomito.

Il ricordo di Matilde, attraverso la musica, continua a vivere, proiettando un’energia positiva e un messaggio di speranza: “la corsa non finisce qua, come il sole non si spegnerà”.

Il videoclip, anch’esso diretto da Paolo Galassi, si avvale di immagini inedite concesse dalla famiglia Lorenzi, riproposte in un’estetica Super8 che evoca la spontaneità e l’autenticità.

La scelta stilistica, deliberatamente semplice e priva di artifici, mira a restituire la vera essenza di Matilde: la sua energia contagiosa, la sua passione inesauribile e la sua capacità di vivere appieno ogni singolo istante.
Un omaggio visivo che si fonde con la potenza evocativa della musica, creando un’esperienza emotiva intensa e indimenticabile.
Il brano e il video si configurano come un faro, un invito a vivere con coraggio, passione e a inseguire i propri sogni, onorando la memoria di una giovane vita spezzata troppo presto.

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