martedì 2 Settembre 2025
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Biella, furto all’Adunata: presi i ladri, 15.000 euro svaniti.

L’Adunata degli Alpini a Biella, evento di grande rilevanza e richiamo turistico, è stata offuscata da un atto di scortesia che ha colpito uno degli ambulanti, privandolo di un incasso di 15.000 euro.

L’episodio, verificatosi nella serata del 12 maggio, ha portato a un’intensa attività investigativa da parte dei Carabinieri di Biella, che ha portato all’identificazione di due individui ritenuti responsabili del furto aggravato in concorso.

Secondo la ricostruzione degli eventi, il commerciante, intento a lasciare la città con il proprio furgone refrigerato al termine della giornata lavorativa, si è accorto di un’anomalia al posteriore del veicolo: uno pneumatico forato.
Questa sfortunata interruzione, apparentemente casuale, ha rappresentato l’opportunità ideale per i malviventi, che hanno colto alla sprovvista il commerciante.
Mentre questi si chinava ad esaminare il danno, uno dei due uomini si è insinuato all’interno del furgone, sottraendo uno zaino contenente l’incasso dell’intera giornata, composto in parte da contanti, in parte da assegni e carte di credito.
Un colpo netto, orchestrato con precisione e volto a massimizzare il guadagno in tempi brevi.
L’immediatezza della risposta delle forze dell’ordine è stata cruciale.

I Carabinieri, con la prontezza che contraddistingue le indagini in questi casi, hanno immediatamente focalizzato l’attenzione sul veicolo utilizzato dai ladri per la fuga: un Suv.
Tracciando i movimenti del veicolo, grazie anche a sistemi di sorveglianza e potenziali testimonianze, i militari sono riusciti a risalire al noleggio del Suv, scoprendo che i documenti presentati erano falsi, un elemento che denota una certa pianificazione e professionalità nella preparazione del crimine.

Le indagini si sono quindi concentrate sull’identificazione dei responsabili, portando all’individuazione di due uomini, rispettivamente di 38 e 45 anni.

La denuncia per furto aggravato in concorso segna un passo significativo verso la loro accountability legale, ma apre anche interrogativi sulla vulnerabilità degli ambulanti durante eventi di grande affluenza e sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza.

L’incidente solleva anche riflessioni più ampie sulla criminalità predatoria, la falsificazione di documenti e l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e operatori economici per prevenire e contrastare tali atti, preservando l’integrità e la reputazione di eventi di rilevanza culturale e sociale come l’Adunata degli Alpini.
La risoluzione del caso, pur rappresentando una vittoria per la giustizia, non deve far dimenticare la necessità di un impegno costante nella prevenzione e nella protezione dei soggetti più vulnerabili.

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