mercoledì 27 Agosto 2025
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Biella, maltrattato un cane: indagine e denuncia per abuso

Un atto di inopportuna ed irresponsabile volontà ha scatenato un’indignazione diffusa a Biella, culminando nella denuncia di un uomo di 57 anni da parte dei Carabinieri Forestali, con il supporto della Sezione Operativa Norm.

Il fatto, ripreso in un video divenuto rapidamente virale, mostrava un cane di piccola taglia, legato e sottoposto a un lavaggio forzato presso un autolavaggio cittadino.

La sequenza video documentava l’utilizzo di una lancia ad alta pressione e prodotti schiumogeni aggressivi, procedure decisamente inadeguate e potenzialmente dannose per la fisiologia di un animale.

La pratica, oltre a rivelare una scarsa sensibilità verso il benessere animale, configurava una violazione delle normative che tutelano i nostri compagni a quattro zampe.
L’atto, che definire “lavaggio” appare eufemistico, trascendeva la semplice trascuratezza, suggerendo una mancanza di consapevolezza o, peggio, un deliberato disprezzo per il benessere dell’animale.

La pressione dell’acqua ad alta intensità può causare lesioni cutanee, stress psicologico e, in casi estremi, persino traumi fisici irreversibili.

L’uso di detergenti aggressivi, inoltre, può provocare irritazioni e reazioni allergiche, compromettendo la salute del cane.

Le autorità, prontamente allertate, hanno avviato un’indagine che ha permesso di identificare rapidamente il responsabile.
L’animale, fortunatamente identificabile grazie alla presenza di un microchip regolarmente registrato, è stato immediatamente sottoposto a una valutazione veterinaria approfondita.

I controlli sanitari hanno rilevato, per fortuna, che, nonostante l’esperienza traumatica, il cane non ha subito danni permanenti e si trova in condizioni di salute accettabili.
Questo episodio, purtroppo, non è un caso isolato e solleva importanti interrogativi sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione verso le corrette pratiche di cura degli animali domestici.

È imperativo promuovere un’educazione responsabile e diffondere informazioni sulle modalità più appropriate per garantire il benessere fisico e psicologico dei nostri amici a quattro zampe.
Il microchip, in questo contesto, si rivela uno strumento fondamentale per l’identificazione e la tutela degli animali smarriti o maltrattati.

L’episodio, pertanto, rappresenta un monito per la comunità biellese e per l’intero Paese: la convivenza con gli animali richiede rispetto, comprensione e una profonda consapevolezza della loro vulnerabilità.

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