La cardiologia dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti si conferma un punto di riferimento nazionale per l’innovazione e l’eccellenza nel trattamento delle aritmie cardiache congenite, evitando l’impianto di un pacemaker in un giovane paziente lombardo.
Il caso di Davide, undici anni, affetto da cardiopatia congenita, illustra la complessità delle patologie cardiache pediatriche e la cruciale importanza di approcci terapeutici all’avanguardia.
Inizialmente curato in un centro specialistico lombardo, il giovane si trovava ad affrontare una procedura rischiosa che avrebbe potuto ineludibilmente portare all’impianto di un pacemaker, un intervento che avrebbe comportato una compromissione significativa della sua qualità di vita.
La tempestiva e accurata diagnosi, unitamente alla valutazione dei rischi e benefici di diverse opzioni terapeutiche, ha permesso di indirizzare il paziente all’ospedale di Asti, un centro riconosciuto per la sua expertise nella crioablazione, una tecnica minimamente invasiva che sfrutta il freddo estremo per neutralizzare i tessuti cardiaci responsabili delle aritmie.
L’ospedale Massaia, tra i pionieri in Europa nell’adozione di questa tecnologia fin dal 2000, ha accumulato un’esperienza clinica di ineguagliabile valore, permettendo di intervenire con successo e dimettere il paziente in condizioni ottimali dopo soli due giorni.
La crioablazione rappresenta un’alternativa terapeutica significativa rispetto all’impianto del pacemaker, poiché mira a correggere la causa dell’aritmia piuttosto che a mitigarne gli effetti.
Questa tecnica, eseguita da un team multidisciplinare altamente specializzato, permette di preservare la fisiologia cardiaca del paziente, riducendo al minimo il rischio di complicanze e migliorando significativamente i risultati a lungo termine.
La struttura di cardiologia astigiana, con oltre 13.000 ablazioni eseguite finora, accoglie un flusso di pazienti provenienti da ogni regione d’Italia e dall’estero, testimoniando l’eccellenza dei suoi servizi e la fiducia che i professionisti sanitari ripongono nella sua capacità di fornire cure all’avanguardia.
Questo dato, che vede oltre il 66% dei pazienti provenienti da fuori provincia, sottolinea il ruolo di riferimento del centro astigiano a livello nazionale, confermando la sua capacità di attrarre pazienti alla ricerca di trattamenti specialistici e personalizzati.
L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha sottolineato come l’esperienza del Cardinal Massaia sia un esempio emblematico di come, anche in strutture ospedaliere provinciali, sia possibile raggiungere traguardi significativi, coniugando innovazione tecnologica e attenzione all’umanizzazione delle cure.
L’impegno della Regione Piemonte è quello di sostenere attivamente questo modello di eccellenza, fornendo le risorse necessarie per garantire la sua sostenibilità e la sua capacità di rispondere alle crescenti esigenze dei pazienti.
Il futuro della cardiologia, in Piemonte e in Italia, passa per l’investimento continuo nella ricerca, nell’innovazione e nella formazione di professionisti altamente qualificati, con l’obiettivo di offrire cure sempre più personalizzate ed efficaci, nel rispetto della dignità e della qualità di vita dei pazienti.