Un’ombra di diffidenza si è allungata sul mondo degli spettacoli viaggianti, a seguito di un’indagine giudiziaria che ha svelato un sistema di corruzione e falsificazione documentale nel Comune di La Cassa, in provincia di Torino. L’inchiesta, orchestrata dalla Procura e condotta dai Carabinieri, ha portato all’applicazione di misure cautelari nei confronti di quattro individui, accusati di aver compromesso la sicurezza di cittadini e la legittimità di un settore economico spesso legato a tradizioni popolari e momenti di svago comunitario.L’anomalia è emersa da una serie di verifiche incrociate avviate dai Vigili del Fuoco di Vercelli e Torino, i quali, durante attività di controllo di routine, avevano rilevato incongruenze nei certificati di idoneità rilasciati per l’installazione e l’esercizio delle giostre. L’indagine ha fatto luce su un meccanismo distorto, in cui i codici identificativi necessari per l’autorizzazione all’utilizzo delle giostre venivano rilasciati in maniera illegittima, bypassando la procedura legale. Questa procedura prevedeva l’obbligatoria consultazione e approvazione della Commissione Comunale di Vigilanza, un organo tecnico preposto a garantire la conformità e la sicurezza degli impianti, oltre alla presenza obbligatoria del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, figura istituzionale chiave per la valutazione del rischio.L’elusione di questi controlli fondamentali, attuata attraverso una serie di manovre collusive, ha permesso l’attivazione di giostre potenzialmente non sicure, esponendo a gravi pericoli la popolazione, in particolare i bambini e i ragazzi, frequentatori abituali di tali attrazioni. Il quadro emerge come una compromissione della fiducia pubblica, erosa da un interesse privato che ha anteposto il profitto alla salvaguardia dell’incolumità.Al centro del sistema corruttivo si colloca il responsabile della Polizia Locale del Comune, accusato di aver ricevuto tangenti in cambio dei certificati falsi. A suo sostegno, due intermediari avrebbero agito da ponte tra il funzionario pubblico e un ingegnere incaricato della predisposizione della documentazione tecnica, presumibilmente contraffatta o alterata per mascherare difetti o carenze strutturali.Le indagini hanno portato il Giudice per le Indagini Preliminari a disporre l’applicazione degli arresti domiciliari per il comandante della Polizia Locale e uno degli intermediari, mentre per gli altri due indagati è stata disposta l’obbligo di dimora e, nel caso dell’ingegnere, anche un divieto temporaneo di esercizio della professione. Le perquisizioni eseguite presso il Municipio hanno permesso di acquisire documenti e supporti informatici utili a ricostruire l’intera dinamica illecita e a individuare eventuali complici o responsabilità ulteriori. L’inchiesta solleva interrogativi urgenti sulla trasparenza delle procedure amministrative e sull’efficacia dei controlli, con un impatto potenzialmente rilevante sulla regolamentazione e sulla sicurezza degli spettacoli viaggianti a livello regionale e nazionale.
Corruzione e Giostre: Scandalo a Torino, Indagati Funzionari
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