lunedì 25 Agosto 2025
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Cuneo: Riconoscimento storico per famiglie omogenitoriali

A Cuneo, un atto amministrativo assume il valore simbolico di una profonda trasformazione sociale.
Gli uffici dello stato civile hanno recentemente registrato i primi due atti di riconoscimento successivo alla nascita per due bambini nati all’interno di una famiglia omogenitoriale composta da due donne, segnando un punto di svolta cruciale per i diritti delle famiglie non tradizionali in Italia.

I bambini, di età compresa tra i tre anni e pochi mesi, avevano precedentemente affrontato un ostacolo burocratico che impediva la piena legittimazione del legame genitoriale della madre intenzionale.
La vicenda, lungamente travagliata, si intreccia con la recente sentenza della Corte Costituzionale del 22 maggio, che ha ridimensionato l’interpretazione ministeriale precedente.

Tale pronuncia ha infatti aperto la strada ai comuni, precedentemente frenati da direttive ministeriali restrittive, a poter formalizzare il riconoscimento della filiazione da parte della madre intenzionale, completando così la sfera giuridica di protezione dei bambini nati da maternità di coppia, concepiti attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita all’estero.
La sindaca Patrizia Manassero e l’assessore per le pari opportunità Cristina Clerico sottolineano l’importanza di questo atto, che va ben oltre una semplice formalità burocratica.
Esso rappresenta un momento di profonda giustizia per i bambini, che finalmente vedono riconosciuta la struttura familiare che li definisce, liberandoli da una condizione di parziale estraneità giuridica.

L’evento si inserisce in un contesto nazionale in cui diverse città italiane stanno accogliendo questa evoluzione legislativa, contribuendo a erodere le barriere che hanno storicamente marginalizzato le famiglie omogenitoriali.
Questo atto non è solo un rimedio a una discriminazione pregressa, ma anche una dichiarazione di intenti da parte dello Stato, che si impegna a garantire pari diritti e protezione per tutti i bambini, indipendentemente dalla loro origine o dalla composizione della loro famiglia.
È un passo avanti significativo verso un sistema giuridico più inclusivo e attento a tutelare il benessere e la dignità di ogni individuo, riconoscendo la molteplicità delle forme familiari esistenti e il diritto di ogni bambino a crescere in un ambiente sicuro e affettuoso, con la certezza di essere pienamente riconosciuto e amato.

L’evento a Cuneo incarna la speranza di un futuro in cui l’amore e la cura parentale, e non la conformità a modelli tradizionali, siano i criteri fondamentali per definire la genitorialità.

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