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Ginecologo Viale: Difesa nega accuse, udienza preliminare cruciale.

Con riferimento alla recente comunicazione relativa alla richiesta di rinvio a giudizio e alla fissazione dell’udienza preliminare per il 15 settembre, il dottor Silvio Viale, stimato ginecologo torinese e consigliere comunale in rappresentanza di Più Europa, unitamente al suo legale, l’avvocato Cosimo Palumbo, intende fornire una disamina più approfondita della situazione giuridica.

La notifica ricevuta, frutto di un’indagine complessa e delicata, ha portato alla formulazione di accuse che coinvolgono il dottor Viale per presunti comportamenti inappropriati e di natura sessuale nei confronti di alcune pazienti.

È fondamentale, in questa fase, sottolineare l’importanza di un’analisi critica e puntuale degli atti processuali, al fine di garantire la tutela dei diritti del dottor Viale e la corretta ricostruzione dei fatti.

L’esame dei documenti depositati dalla Procura della Repubblica rivela una significativa riduzione del numero di capi d’imputazione oggetto di richiesta di rinvio a giudizio.
Inizialmente ventinove accuse, sono state selezionate solo quattro per l’invio al tribunale.
Questa circostanza, pur non inficiando la gravità delle accuse, suggerisce una rivalutazione, da parte dell’organo inquirente, di alcune delle contestazioni originarie, presumibilmente con un orientamento verso l’archiviazione.

Particolarmente rilevante è il fatto che solo due delle quattro accuse riguardano le pazienti identificate nel decreto di perquisizione, evidenziando una disconnessione tra l’ampiezza delle indagini iniziali e la selezione finale delle accuse per il processo.

Si presume, inoltre, che le restanti sei ipotesi di reato inizialmente formulate, siano state oggetto di richiesta di archiviazione, decisione che testimonia una potenziale carenza di elementi probatori sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio.

L’imminente udienza preliminare rappresenta un momento cruciale per la difesa del dottor Viale.
La strategia processuale si concentrerà sulla dimostrazione dell’insussistenza dei reati contestati e sulla riaffermazione della correttezza e professionalità dell’operato del medico.

Si intende, pertanto, confutare le accuse, presentando prove e argomentazioni che negano la sussistenza dei fatti addebitati.

In linea con un approccio improntato alla trasparenza e al rispetto del contraddittorio, la difesa ha deliberato di astenersi dal rilasciare ulteriori dichiarazioni o interviste ai media.
Questa scelta, ribadita dall’avvocato Palumbo, mira a preservare l’integrità del processo, garantendo che la discussione si svolga esclusivamente all’interno dell’aula di giustizia, evitando speculazioni mediatiche che potrebbero pregiudicare l’equo processo.
La difesa si riserva di presentare, nel corso del processo, le proprie argomentazioni e prove, nel pieno rispetto delle norme processuali e del diritto alla difesa.
Il focus resta sulla ricerca della verità processuale e sulla riabilitazione della reputazione del dottor Viale.

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