Nel cuore di Cherasco, un incendio di vaste proporzioni ha trasformato in un inferno una residenza privata, generando una colonna fumigera che si è innalzata nel cielo notturno, visibile per chilometri. I Carabinieri, impegnati nelle operazioni di controllo e di coordinamento, hanno escluso la presenza di persone intrappolate tra le fiamme, evitando così una tragedia di proporzioni maggiori. Tuttavia, la preoccupazione si concentra ora sulla sorte di due animali domestici, un cane e un gatto, i cui padroni non sono riusciti a recuperare durante l’emergenza.L’abitazione, situata in una posizione strategica lungo la strada che collega Cherasco a Narzole, ha subito danni estesi. La struttura, un tempo simbolo di accoglienza e di vita familiare, è ora ridotta a un ammasso di macerie e resti fumanti, con fiamme che ancora divorano ciò che resta degli interni. L’imponente spettacolo ha attirato decine di curiosi e residenti, mantenuti a distanza dalle autorità per garantire la sicurezza delle operazioni di soccorso. La Protezione Civile è intervenuta immediatamente, fornendo supporto logistico e coordinando le attività di spegnimento.La proprietaria dell’immobile, figura conosciuta in paese per la gestione di un rinomato bar a Pollenzo, si è dimostrata sconvolta ma fortunatamente illesa, testimoniando con angoscia l’evolversi della situazione. L’incendio, le cui cause sono ancora in fase di accertamento da parte dei Vigili del Fuoco e degli inquirenti, solleva interrogativi sulla vulnerabilità degli edifici in legno e sulla necessità di rafforzare i sistemi di prevenzione incendi, soprattutto in aree a rischio. Oltre alla perdita materiale, la comunità locale è chiamata a confrontarsi con il dolore per la distruzione di un bene prezioso e con la speranza di ritrovare i due fedeli compagni a quattro zampe, simbolo di un legame affettivo indissolubile. Le indagini mirano ora a ricostruire la sequenza degli eventi e a determinare se l’incendio sia stato provocato da un corto circuito, da una dispersione di calore o, più gravemente, da un atto doloso.