Un violento incendio ha devastato in serata il cuore storico di Cherasco, in provincia di Cuneo, inghiottendo un edificio di pregevole fattura situato in piazzetta degli Orti. La rapida propagazione delle fiamme, alimentata probabilmente da condizioni meteorologiche favorevoli e da una combinazione di fattori strutturali, ha trasformato il palazzo in un inferno di bagliori, suscitando sgomento tra la popolazione e mobilitando un imponente dispositivo di soccorso.La gravità dell’evento ha richiesto l’intervento coordinato di squadre di vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Alba, Bra, Fossano e Savigliano, con il supporto cruciale di un’autoscala inviata dal comando provinciale di Cuneo. L’autoscala si è rivelata essenziale per il controllo delle fiamme dai piani superiori e per l’ispezione di aree difficilmente accessibili. Le operazioni di spegnimento si sono rivelate estremamente complesse, non solo a causa dell’intensità del rogo e della difficoltà di accesso, ma anche per la necessità impellente di effettuare un’accurata verifica della presenza di persone all’interno dell’edificio. La priorità assoluta, infatti, è stata garantire la sicurezza dei potenziali occupanti, scongiurando possibili drammi. Le squadre di soccorso, operando in condizioni di scarsa visibilità e in un ambiente irrespirabile, hanno proceduto con metodo, setacciando ogni stanza e corridoio.L’incendio, oltre alla distruzione materiale dell’edificio, ha provocato un’onda di shock nella comunità locale. Cherasco, un borgo ricco di storia e tradizioni, ha visto spezzata la serenità del suo tessuto sociale. L’evento solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza degli edifici storici, sulla necessità di adeguati protocolli di prevenzione incendi e sull’importanza di una manutenzione regolare delle strutture più antiche. L’incendio di Cherasco rappresenta un campanello d’allarme, un monito a non sottovalutare i rischi e a investire in misure di sicurezza volte a preservare il patrimonio architettonico e a tutelare la vita delle persone. Le indagini per accertare le cause del rogo sono già in corso, con l’obiettivo di fare luce sulla dinamica dell’evento e di individuare eventuali responsabilità. L’attenzione ora è rivolta alla gestione dell’emergenza, all’assistenza alle famiglie colpite e alla ricostruzione del borgo, un percorso che richiederà tempo, impegno e la solidarietà di tutti.