Nel cuore del Pinerolese, un’area storica per la coltivazione di mele e pere, si è conclusa con pesanti ripercussioni legali un’attività di verifica ispettiva volta a contrastare il lavoro sommerso e a garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza e formazione dei lavoratori.
Le indagini, condotte congiuntamente dai Carabinieri della Compagnia di Pinerolo, supportati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma e dal personale tecnico dell’Ispettorato d’Area Metropolitana, hanno portato all’irrogazione di sanzioni amministrative significative a carico di due aziende agricole.
Le verifiche, mirate a scongiurare fenomeni di sfruttamento del lavoro e a tutelare i diritti dei lavoratori, hanno messo in luce gravi irregolarità in entrambe le aziende.
La prima, situata a Bibiana, è stata colta a impiegare un lavoratore in nero, ovvero senza che la sua posizione fosse debitamente comunicata agli uffici competenti per l’impiego.
Oltre alla mancata registrazione, l’indagine ha evidenziato la carenza di adempimenti fondamentali quali la visita medica preventiva, obbligatoria per legge, e la formazione professionale specifica per il settore agroalimentare, elementi cruciali per la sicurezza e la prevenzione di infortuni.
La seconda azienda, localizzata a Cavour, pur non presentando situazioni di impiego totalmente occulto, è risultata inadempiente nell’adempimento degli obblighi formativi e informativi nei confronti di cinque dipendenti.
Questo aspetto, apparentemente meno grave, è tuttavia significativo poiché la corretta informazione e la formazione continua rappresentano strumenti indispensabili per la prevenzione di rischi professionali e per il miglioramento delle condizioni di lavoro.
L’attività di controllo, che ha interessato un totale di dodici posizioni lavorative, ha permesso di quantificare l’ammontare complessivo delle sanzioni amministrative, pari a settemila euro.
Questo importo, pur rappresentando una penalizzazione economica per le aziende coinvolte, si pone come un segnale forte per l’intera filiera agroalimentare: l’applicazione rigorosa delle normative sul lavoro non è solo un obbligo legale, ma anche un imperativo etico e un fattore determinante per la sostenibilità e la competitività del settore.
L’episodio sottolinea l’importanza di un’azione di controllo costante e coordinata tra le diverse istituzioni preposte, a tutela dei lavoratori e a contrasto di pratiche illegali che danneggiano l’economia legale e compromettono la dignità del lavoro.
Il Pinerolese, terra di tradizione agricola, si conferma attento a salvaguardare i valori di legalità e rispetto dei diritti fondamentali, promuovendo un modello di sviluppo economico sostenibile e socialmente responsabile.