cityfood
cityeventi
mercoledì 5 Novembre 2025

Moussa Balde: Processo e Palestina, un richiamo alla giustizia universale.

L’apertura del processo per la tragica scomparsa di Moussa Balde, il giovane deceduto nel Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Torino nel 2021, si è saldata a un atto di forte richiamo alla situazione umanitaria in corso a Gaza e in Cisgiordania.

Un comunicato di adesione alla protesta “Pro Pal” da parte degli avvocati di parte civile ha preceduto la discussione in aula, segnando un gesto che trascende la mera dimensione legale per abbracciare una riflessione etica di ampio respiro.
L’avvocato Gianluca Vitale, a nome dei colleghi difensori, ha espresso un pensiero che si pone come imperativo morale ben prima di costituire un obbligo giuridico: la necessità di onorare la memoria e condannare le atrocità che si stanno consumando in Palestina, eventi che rappresentano alcune delle più gravi violazioni dei diritti umani avvenute dal termine della Seconda Guerra Mondiale.
La speranza è che simili crimini possano, un giorno, essere sottoposti a un processo equo e imparziale, anche all’interno di quelle aule dove si amministra la giustizia.
Il processo in sé, che vede due individui imputati di omicidio colposo, si configura come un tassello di un quadro più ampio, una ricerca di verità e responsabilità in relazione alla morte di Moussa Balde.
Tuttavia, l’atto degli avvocati di parte civile ha contribuito a riallaccare il caso a un contesto globale di sofferenza e ingiustizia.
L’iniziativa della rete “No CPR”, che ha promosso un presidio all’esterno dell’aula, testimonia una crescente consapevolezza della necessità di mettere in discussione le politiche migratorie e di accogliere con sensibilità le fragilità umane.
La scelta di richiamare la situazione palestinese durante un processo interno solleva interrogativi complessi riguardo al ruolo dell’avvocato, all’etica della giustizia e alla sua capacità di estendersi oltre i confini nazionali.

Si tratta di un atto di coraggio che invita alla riflessione su come il diritto possa, e debba, coniugarsi con la responsabilità morale di fronte alle emergenze umanitarie.
La giustizia, in fondo, non può essere disgiunta dalla compassione e dall’impegno per un mondo più giusto e solidale.

Il ricordo di Moussa Balde, pertanto, si intreccia con la richiesta di una giustizia universale, capace di proteggere la dignità di ogni essere umano, ovunque esso si trovi.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap