Move Care si configura come una risposta innovativa alle sfide di accesso ai servizi di screening oncologici nelle aree periferiche del Sud-Est piemontese, un’area geografica caratterizzata da una densità abitativa ridotta e spesso scarsamente servita dai tradizionali mezzi di trasporto pubblico. Il progetto, presentato all’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato, si pone come una sperimentazione pilota volta a eliminare le barriere logistiche che spesso ostacolano la partecipazione dei cittadini al programma Prevenzione Serena, un’iniziativa cruciale per la diagnosi precoce di tumori al seno, del collo dell’utero e del colon-retto.L’iniziativa, promossa congiuntamente dalla Regione Piemonte e dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese, in collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali (ASL), mira a coinvolgere quasi cento comuni, estendendo la rete di accesso alle strutture di Acqui Terme e Ovada. Il fulcro del servizio risiede nell’integrazione tra un centralino dedicato e una piattaforma digitale intuitiva, che permette di gestire contemporaneamente la prenotazione del trasporto e l’appuntamento di screening, con notifiche personalizzate via SMS o e-mail per garantire una comunicazione efficiente e proattiva.La flotta di Move Care è composta da navette dedicate e operatori Ncc (Noleggio con Conducente), garantendo un servizio capillare anche nelle zone più isolate e difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici convenzionali. Il costo contenuto, attualmente fissato a circa 5 euro per l’andata e il ritorno, riflette l’impegno a rendere il servizio accessibile a tutti, con l’obiettivo di evolvere verso la gratuità totale una volta conclusa la fase sperimentale.Move Care incarna una strategia di sanità pubblica orientata alla prevenzione, un pilastro fondamentale del sistema sanitario regionale. Come sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, il progetto non è solo un intervento logistico, ma un rafforzamento concreto dell’impegno a promuovere la salute e il benessere della comunità. L’iniziativa nasce da una profonda analisi dei bisogni reali dei cittadini, come evidenzia Marco Gabusi, assessore ai Trasporti, riconoscendo le difficoltà logistiche come un ostacolo significativo all’accesso ai servizi di prevenzione.L’elemento di sinergia tra le diverse istituzioni – ASL, gestori del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e operatori territoriali – è stato enfatizzato da Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, che sottolinea la volontà di costruire un modello replicabile, efficiente e realmente incentrato sulle esigenze delle persone. La partecipazione entusiasta di Francesco Marchitelli, direttore generale dell’ASL, conferma l’importanza strategica del progetto per il miglioramento dell’offerta sanitaria locale e per la promozione di una cultura della prevenzione diffusa. Move Care, quindi, si presenta come un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale e innovazione sociale, con un potenziale significativo per l’ampliamento dei servizi di screening oncologici e per la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alla cura.
Move Care: Screening oncologici a portata di navetta nel Monferrato.
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