mercoledì 1 Ottobre 2025
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Nuova Era per l’Università di Torino: Cristina Prandi Rettore

L’Università di Torino inaugura una nuova era il 1° ottobre 2025, con l’insediamento di Cristina Prandi come sua Rettore, un traguardo storico che segna per la prima volta nella sua secolare esistenza – 621 anni di storia – la presidenza femminile dell’ateneo.

La cerimonia, solenne e partecipata, si è svolta nella suggestiva cornice della Cavallerizza, alla presenza della Professoressa Emerita Paola Bonfante, figura di riferimento per la comunità accademica, e del Direttore del Museo Egizio, Christian Greco, testimonianza del profondo legame tra l’Università e il patrimonio culturale del territorio.
L’avvicendamento vede Prandi subentrare a Stefano Geuna, lasciando al suo successore un’eredità complessa e stimolante.

Nel suo discorso di insediamento, la Rettore Prandi ha espresso un profondo senso di responsabilità verso la comunità universitaria, sottolineando la consapevolezza di assumere un ruolo di guida in un momento cruciale per il futuro dell’ateneo e per il Paese.
Piuttosto che una semplice assunzione di un incarico, ha definito l’elezione come il coronamento di un percorso collettivo, un simbolo di cambiamento e progresso sociale che riflette la crescente centralità del ruolo femminile nella scienza e nella leadership.

La Rettore ha evitato toni celebrativi, preferendo proiettare l’attenzione sulle sfide che attendono l’Università, con un accenno doloroso alla situazione umanitaria in corso a Gaza, un monito per la comunità accademica a non rimanere indifferente alle sofferenze globali.

Ha inoltre affrontato il tema della precarietà, evidenziando come la ricerca di eccellenza non possa prescindere da condizioni lavorative dignitose e sostenibili per ricercatori e personale accademico.

L’intervento del Direttore del Museo Egizio, Christian Greco, ha offerto una prospettiva complementare, richiamando l’importanza fondamentale della ricerca come motore di progresso e come spazio di libertà intellettuale.

In un’epoca segnata dalla polarizzazione e dalla semplificazione, l’università deve rimanere un luogo dove si coltiva il pensiero critico e la capacità di analisi, un baluardo contro la disinformazione e le narrazioni superficiali.

Greco ha esortato la comunità accademica a non lasciarsi ingannare dalle apparenze e a interrogare le certezze, a scavare a fondo nella complessità dei fenomeni, perché è proprio questa capacità di andare oltre la superficie a definire l’identità e il valore di un’istituzione universitaria.

La ricerca, ha concluso, è un viaggio continuo verso la conoscenza, un’esplorazione incessante del reale che richiede coraggio, rigore e una costante apertura al cambiamento.
L’Università di Torino, con la sua nuova leadership, si appresta ad affrontare questa sfida, consapevole del suo ruolo di custode del sapere e di motore di progresso sociale.

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