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Nuovi Vigili del Fuoco ad Alessandria: Un Rinforzo tra Memoria e Sicurezza

La provincia di Alessandria si appresta ad accogliere un significativo rinforzo alle proprie forze di polizia locale: trentasei nuovi vigili del fuoco, provenienti dall’ultimo corso di formazione.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto nazionale volto a ridurre drasticamente le criticità strutturali che affliggono il comparto sicurezza pubblica, con l’obiettivo ambizioso di abbattere le carenze di personale entro la fine dell’anno, portandole a un livello intorno al 10% a livello nazionale.

L’impiego di circa 4.000 nuove unità rappresenta un intervento di rilievo, volto a garantire una maggiore copertura del territorio e un servizio più efficiente per la cittadinanza.

L’implementazione di questo piano di rafforzamento è attentamente calibrata, tenendo conto delle capacità formative delle scuole di preparazione professionale, che operano con un numero massimo di allievi annuale.
Il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, durante una visita ad Alessandria, ha sottolineato l’importanza di procedere con rapidità, pur nel rispetto dei tempi necessari per una formazione adeguata e specializzata.

La visita, intrisa di significato emotivo, ha incluso tappe simboliche: il comando provinciale, il distaccamento di Novi Ligure e, soprattutto, Quargnento, luogo del tragico evento che ha segnato profondamente la comunità.
L’occasione è stata impressa dalla commemorazione dei vigili del fuoco Marco Triches, Antonino Candido e Matteo Gastaldo, morti nel novembre 2019 a seguito di un violento scoppio avvenuto in un cascinale.

Il sottosegretario ha espresso la necessità imperativa di preservare la memoria di questo evento, non solo come testimonianza del loro sacrificio, ma anche come monito costante sulla fragilità del nostro operato e sulla necessità di garantire la massima sicurezza in ogni intervento.
La deposizione di una corona d’alloro nella piazza dedicata ai caduti ha rappresentato un momento di profonda commozione, durante il quale Prisco ha avuto l’opportunità di incontrare Carlo Triches, padre di Marco, un incontro denso di dolore e di gratitudine.

La vicenda, che ha portato alla condanna del proprietario del cascinale e della moglie, solleva interrogativi complessi sulla gestione dei materiali pericolosi e sulla responsabilità individuale e collettiva in materia di sicurezza.

L’episodio non è solo una tragedia personale per le famiglie coinvolte, ma anche un campanello d’allarme per l’intero sistema di prevenzione e gestione delle emergenze.

Il rafforzamento delle forze di polizia locale, come quello in atto, si configura quindi non solo come un intervento quantitativo, ma anche come un segnale di rinnovato impegno verso la sicurezza e la tutela della vita umana, un tributo doveroso alla memoria di coloro che hanno perso la vita in servizio.

L’incontro a Novi Ligure con gli esponenti di Fratelli d’Italia ha fornito inoltre l’opportunità di affrontare tematiche legate all’applicazione del Decreto Sicurezza, un elemento importante nel quadro più ampio delle politiche di tutela dell’ordine pubblico.

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