sabato 6 Settembre 2025
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Piemonte: Sanità in Azione, 100.000 Prestazioni Extra

Il sistema sanitario regionale piemontese ha intercettato un traguardo significativo con largo anticipo, dimostrando una capacità di risposta all’emergenza liste d’attesa che supera le aspettative iniziali.

Al 31 agosto, con quattro mesi di anticipo rispetto alla chiusura dell’anno, sono state erogate oltre 100.000 prestazioni aggiuntive, programmate in orario serale e nei fine settimana.
Un risultato che, secondo il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi, testimonia un impegno concreto e l’efficacia delle strategie implementate a partire da fine febbraio.
Questo incremento di attività, focalizzato sui periodi estivi di giugno, luglio e agosto, rivela una resilienza e un’adattabilità del sistema sanitario che si manifestano anche in condizioni di forte pressione.

La riduzione delle liste d’attesa rimane la priorità assoluta, un imperativo condiviso con i direttori generali delle Aziende Sanitarie Territoriali (ASL), in un contesto che esige un equilibrio finanziario sostenibile.
L’Assessore Riboldi sottolinea come questa priorità sia inscindibile dalla solidità economica del sistema, riconoscendo che la sua longevità dipende dalla capacità di gestire risorse in maniera efficiente e trasparente.
L’impegno dell’assessorato si traduce in un monitoraggio costante e in tempo reale dei dati, gestito tramite una Centralità di Controllo e supportato dalla figura del Responsabile Unico dell’Assistenza Sanitaria, un elemento chiave di collegamento con l’Osservatorio Nazionale.

Questa struttura di governance garantisce una visione d’insieme e la possibilità di adattare rapidamente le strategie in base alle esigenze emergenti.

La focalizzazione sui tipi di prestazioni più critiche durante i mesi estivi ha permesso di massimizzare l’impatto delle risorse disponibili e di affrontare le aree di maggiore disagio per i cittadini.

L’impatto di questa iniziativa si quantifica nel ritorno al sistema sanitario pubblico di oltre 100.000 cittadini piemontesi, che altrimenti avrebbero potuto rinviare o rinunciare a cure essenziali a causa dei tempi di attesa prolungati.

Questa prospettiva sottolinea l’importanza cruciale delle prestazioni aggiuntive non solo per ridurre le liste d’attesa, ma anche per garantire l’accesso equo e tempestivo alle cure per l’intera popolazione.
L’obiettivo futuro è quello di consolidare questi progressi, riducendo ulteriormente i tempi di attesa e riportando il sistema a livelli comparabili a quelli pre-pandemici, pur tenendo conto delle nuove sfide poste dalla realtà post-Covid e dalla necessità di un’assistenza più proattiva e personalizzata.
Questo sforzo congiunto rappresenta un passo fondamentale verso un sistema sanitario regionale più efficiente, accessibile e centrato sul paziente.

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