sabato 27 Settembre 2025
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Torino

Porta Palazzo: Carabinieri scoprono gravi irregolarità nel mercato

Un’operazione mirata dei Carabinieri del Nucleo Anti-Sofisticazione e Medicina Veterinaria (NAS) ha portato alla luce un quadro preoccupante all’interno del mercato centrale di Porta Palazzo, a Torino, innescando una serie di sanzioni amministrative e sequestri di prodotti alimentari.
L’attività di controllo, protrattasi per diversi giorni, ha evidenziato un complesso sistema di irregolarità che mettono a rischio la salute pubblica e la correttezza del mercato.

Le sanzioni, quantificate in circa 40.000 euro, riflettono la gravità delle violazioni riscontrate, che vanno dalla mancata conformità alle normative igienico-sanitarie alla presenza di venditori abusivi che operano al di fuori dei canali legali e regolamentati.

L’operazione non si è limitata alla mera constatazione di irregolarità, ma ha avuto come obiettivo primario la tutela della filiera agroalimentare e la garanzia di prodotti sicuri e tracciabili per i consumatori.

Il sequestro di un volume significativo di prodotti alimentari – 72 litri di latte in diverse forme (fresco, crudo e kefir), 150 kg di carne e pesce, e una notevole quantità di latticini – sottolinea la portata del problema.
L’assenza di etichette informative e la mancanza di un sistema di tracciabilità completo rappresentano elementi critici che impediscono la verifica dell’origine, della lavorazione e della qualità dei prodotti.
Questo, di fatto, rende impossibile risalire alla filiera produttiva in caso di problemi sanitari o di sicurezza alimentare.

Particolarmente allarmante è anche il ritrovamento di 200 litri di olio da cucina privo di documentazione relativa alla sua provenienza.

La mancanza di questa documentazione costituisce una violazione grave, in quanto impedisce di controllare la qualità dell’olio, la sua conformità agli standard di legge e la sua origine geografica.
Un’etichettatura lacunosa può nascondere pratiche commerciali scorrette e compromettere la salute del consumatore.
Infine, il sequestro di 350 kg di carne e prodotti ittici, anch’essi privi di tracciabilità, conferma una tendenza alla commercializzazione di alimenti di origine incerta, che elude i controlli di qualità e aumenta il rischio di frodi alimentari.
La tracciabilità, infatti, è un diritto del consumatore e uno strumento essenziale per la sicurezza alimentare.
L’operazione di Porta Palazzo solleva interrogativi importanti sulla necessità di rafforzare i controlli, migliorare la formazione degli operatori del settore e sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti provenienti da filiere trasparenti e certificate.
La tutela della salute pubblica e la salvaguardia della reputazione del sistema agroalimentare italiano richiedono un impegno costante e coordinato tra le forze dell’ordine, le autorità sanitarie e gli operatori del settore.

L’episodio dimostra come la legalità e la trasparenza siano elementi imprescindibili per garantire un mercato alimentare sicuro e affidabile.

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