La solennità di San Matteo, patrono del Corpo delle Guardia di Finanza, ha assunto a Tortona (Alessandria) un significato particolarmente sentito, culminando in una celebrazione religiosa che ha rafforzato il legame tra istituzione e comunità.
La cerimonia, tenutasi il 26 settembre, ha visto la partecipazione di una vasta rappresentanza di autorità civili e militari locali, a testimonianza di un profondo rispetto e di una collaborazione costante con le Fiamme Gialle.
La funzione religiosa, concelebrata da figure ecclesiastiche di spicco quali il cappellano militare don Antonio Zimbone, il cappellano della Polizia di Stato don Augusto Piccoli e il decano dell’Ordinariato Militare per Piemonte e Valle d’Aosta, monsignor Diego Maritano, ha offerto un momento di riflessione e di raccoglimento spirituale.
L’Ordinariato Militare, presenza pastorale cruciale per i militari italiani, ha sottolineato l’importanza della fede come valore fondante dell’identità del Corpo.
Al termine della celebrazione, la lettura della preghiera del finanziere ha evocato i valori di onore, lealtà e dedizione che guidano l’agire quotidiano dei finanzieri.
Il colonnello Salvatore La Bella, Comandante del Gruppo di Asti, ha poi espresso un sentito ringraziamento a tutti i presenti, elevando in particolare l’attenzione sull’ardua e complessa missione che il Corpo delle Guardia di Finanza è chiamato a svolgere.
Questa missione non si limita alla mera applicazione della legge, ma si estende alla tutela della legalità economica, alla lotta alla criminalità organizzata, al controllo del territorio e alla protezione dei confini nazionali.
In un contesto globale caratterizzato da crescenti sfide economiche e sociali, il ruolo della Guardia di Finanza si configura come pilastro fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere della collettività.
Il suo operato, spesso svolto in condizioni difficili e a rischio personale, richiede un alto senso del dovere, un costante aggiornamento professionale e una profonda umanità.
La solennità di San Matteo, quindi, non rappresenta solo una ricorrenza religiosa, ma un’occasione per rinnovare l’impegno del Corpo delle Guardia di Finanza verso i valori che ne definiscono l’identità e per rafforzare il legame con la comunità che serve, riconoscendo l’importanza del supporto e della fiducia reciproca.
La presenza delle autorità civili e militari, e la partecipazione sentita della popolazione, testimoniano questa forte connessione, testimoniando un senso di appartenenza condiviso e la consapevolezza del ruolo cruciale della Guardia di Finanza nel tessuto sociale e economico del Paese.






