giovedì 4 Settembre 2025
15.2 C
Torino

Sequestrati 20 tonnellate di lana di roccia sospetta: indagine in corso.

L’attività di controllo, condotta congiuntamente dall’Ufficio delle Dogane di Rivalta Scrivia (Alessandria), punto nevralgico del sistema portuale genovese, e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Tortona, ha portato al sequestro di una ingente quantità di materiale: circa 2.000 big bag contenenti lana di roccia, per un peso complessivo superiore ai 20.000 chilogrammi.
La scoperta, avvenuta a seguito dell’ispezione di cinque container destinati al settore delle costruzioni in Italia, ha immediatamente sollevato sospetti sulla conformità del carico.
Le fibre artificiali vetrose, elemento costitutivo della lana di roccia, presentavano evidenti anomalie.
La mancata apposizione della marcatura CE, obbligatoria per attestare la conformità del prodotto alle normative europee, e l’assenza di un’etichettatura corretta, che dovrebbe fornire informazioni chiare e precise sulle caratteristiche del materiale, hanno innescato la procedura di fermo amministrativo.
Contestualmente al sequestro, sono state prontamente avvisate le autorità ministeriali competenti, con la conseguente attivazione di un’analisi di laboratorio sui campioni prelevati.
I risultati, conseguenti a complesse indagini tecniche, hanno confermato le iniziali perplessità, evidenziando valori relativi al diametro delle fibre che rientravano in una soglia di potenziale pericolosità per la salute umana, classificandole come sospette cancerogene.
La gravità delle risultanze ha imposto la distruzione completa del materiale, eseguita in una struttura specializzata per la gestione e lo smaltimento di rifiuti pericolosi, nel pieno rispetto delle normative ambientali.
L’accusa è rivolta al legale rappresentante della società importatrice, denunciato per falsa dichiarazione di conformità all’atto dell’importazione.
Questo reato, particolarmente grave, sottolinea la responsabilità di chi introduce in commercio prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza e che potrebbero mettere a rischio la salute pubblica.

L’evento mette in luce l’importanza cruciale dei controlli doganali e della vigilanza da parte delle forze dell’ordine per garantire la tutela della salute dei cittadini e l’integrità del mercato, contrastando pratiche commerciali scorrette e potenzialmente dannose.

La vicenda rappresenta un monito alla necessità di trasparenza e correttezza nelle procedure di importazione, con particolare attenzione alla certificazione dei prodotti e alla verifica della loro conformità alle normative vigenti.

L’azione di contrasto si inserisce in un contesto più ampio di tutela della salute pubblica e di lotta alla contraffazione, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato europeo.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -