Un fiume umano, stimato in circa duemila persone, ha incrociato le vie di Torino questa sera, partendo da piazza Castello in un corteo vibrante di istanze pro Palestina e a sostegno dell’iniziativa Flotilla.
L’evento, culminazione di due settimane di intensa mobilitazione e preceduto da un’assemblea partecipata, ha rappresentato una riaffermazione categorica della condanna del genocidio in corso e un rinnovato appello per la realizzazione di una Palestina libera, sovrana e autodeterminante.
Il corteo, animato da cori, slogan e canti di protesta, ha sfilato sotto lo sguardo attento di una città che, al di là di formali gemellaggi, dimostra un’adesione profonda e sentita alla causa palestinese.
Lo striscione di testa, con la chiara dichiarazione “Il Piemonte sa da che parte stare.
Palestina libera, ora e sempre resistenza”, ha incarnato lo spirito di solidarietà e impegno che permea il movimento torinese.
Gli organizzatori, dal palco allestito, hanno sottolineato la partecipazione massiccia, testimonianza di un’eredità di mobilitazioni continue e di una coscienza civile tutt’altro che sopita.
Questa città, hanno esortato, non è solo un luogo fisico, ma un crogiolo di ideali, un terreno fertile per il desiderio di giustizia e di equità, dove il concetto di “essere palestinesi” trascende i confini geografici e si configura come un’aspirazione universale.
Il corteo non è stato semplicemente una manifestazione di protesta, ma un atto di memoria, un tributo alle vittime e un messaggio di speranza per il futuro.
Ha richiamato l’attenzione sulla complessità del conflitto israelo-palestinese, sulla necessità di porre fine all’occupazione illegale, al colonialismo e alla violenza, e sulla cruciale importanza di garantire il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
L’evento ha rappresentato un tassello importante nel mosaico delle iniziative a sostegno del popolo palestinese, evidenziando la capacità di un movimento civile di esprimere una voce forte e coesa, capace di influenzare l’opinione pubblica e di sollecitare l’azione politica a livello nazionale e internazionale.
Il desiderio di una Palestina libera, un sogno condiviso, continua a risuonare tra le strade di Torino, alimentando la speranza di un futuro di pace e giustizia per tutti.