Il lago d’Orta, specchio d’acqua incastonato nel cuore del Piemonte, si è macchiato di lutto nel tardo pomeriggio.
Un giovane di diciotto anni, di origine nigeriana e residente a Novara, ha perso la vita in circostanze drammatiche nelle acque del Cusio, una zona particolarmente suggestiva del lago, situata nel territorio di Pettenasco.
L’episodio, avvenuto attorno alle ore 18:00, ha scosso la quiete del luogo, di solito animato dalla spensieratezza dei bagnanti.
Il giovane, per cause ancora in corso di accertamento, si è improvvisamente sentito male subito dopo essersi tuffato.
La rapidità con cui la situazione è precipitata ha colto di sorpresa i presenti, che hanno immediatamente lancato l’allarme.
La chiamata ai soccorsi ha innescato una corsa contro il tempo.
L’elisoccorso del 118, con un volo silenzioso sopra le acque tranquille, ha rappresentato un’immagine di speranza che, purtroppo, non si è concretizzata.
Un’équipe medica altamente specializzata ha tentato a lungo manovre di rianimazione, applicando protocolli di emergenza per cercare di riportare in vita il giovane.
Nonostante gli sforzi, il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
L’arrivo dei vigili del fuoco di Borgomanero, con la loro attrezzatura specifica per interventi in ambiente acquatico, e dei carabinieri della stazione di Orta San Giulio, incaricati di effettuare i rilievi e garantire la sicurezza della zona, ha completato la presenza delle forze dell’ordine.
Si è creato un cordone di sicurezza per preservare l’area e permettere agli investigatori di ricostruire l’accaduto.
L’evento solleva interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di balneazione, in particolare per i giovani che frequentano il lago d’Orta.
Si rende necessario un’analisi approfondita delle cause che hanno portato a questo tragico incidente, tenendo conto di possibili fattori ambientali, condizioni di salute preesistenti e protocolli di prevenzione.
La comunità piemontese è chiamata a confrontarsi con un lutto che segna profondamente il tessuto sociale, ricordando l’importanza della prudenza e della consapevolezza quando si fruisce di ambienti naturali potenzialmente pericolosi.
Il lago, ora, porta con sé il peso di una perdita giovanile che lascia un vuoto incolmabile.