lunedì 15 Settembre 2025
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Tragico incidente in Cuneese: escursionista perde la vita

La montagna, maestra di rispetto e sfida, ha reclamato ieri una nuova vittima nel cuore del Cuneese, precisamente nel territorio di Vinadio.
La scomparsa di un escursionista, partito all’alba per un’escursione nel suggestivo vallone di Sant’Anna, ha generato un’allarme che si è concretizzato in un complesso intervento di soccorso alpino.

La famiglia, giustamente preoccupata per il mancato rientro dell’uomo nelle ore serali, ha allertato i soccorsi, innescando una ricerca rapida e metodica.
La professionalità del personale del soccorso alpino e speleologico piemontese si è rivelata cruciale fin dalle prime fasi dell’operazione.

L’utilizzo dell’applicazione Georesq, strumento innovativo sviluppato dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), ha permesso di ricostruire l’itinerario presumibile dell’escursionista.

Questa tecnologia, sempre più diffusa tra gli appassionati della montagna, consente di tracciare i percorsi in tempo reale e di geolocalizzare l’ultimo punto di contatto con il dispositivo mobile, fornendo ai soccorritori informazioni preziose per orientarsi in terreni impervi e poco accessibili.

L’ultimo segnale GPS, captato in tarda mattinata, collocava il disperso in prossimità del monte Lausa Bruna, un punto cruciale che ha indirizzato immediatamente le squadre di ricerca.

Una squadra veloce, altamente specializzata in interventi di soccorso in ambiente alpino, si è prontamente diretta verso la zona segnalata.

Le operazioni, rese complesse dalla conformazione del terreno, hanno visto i soccorritori superare ostacoli naturali, muovendosi con cautela e competenza.

Intorno all’una e mezza del mattino, la scoperta tragica: il corpo dell’uomo giaceva ai piedi di un salto di roccia, in una posizione incompatibile con la vita.
L’ipotesi più plausibile, confermata dall’analisi preliminare del luogo, suggerisce un incidente fatale, una caduta accidentale dovuta forse a una perdita di aderenza o a un errore di valutazione del percorso.

L’intervento non si è limitato alla sola squadra veloce.

In un’ottica di massima efficienza e sicurezza, sul posto sono giunti rinforzi provenienti dal soccorso alpino della guardia di finanza e dai vigili del fuoco.

Questi ultimi, con le loro attrezzature specifiche e la loro esperienza, si sono occupati delle operazioni di polizia giudiziaria, finalizzate a ricostruire la dinamica dell’accaduto e a raccogliere elementi utili per le indagini.

Il recupero del corpo, avvenuto nelle prime ore della mattinata con l’ausilio dell’elicottero dei pompieri, ha rappresentato la conclusione di un’operazione complessa e dolorosa, testimoniando ancora una volta la fragilità umana di fronte alla potenza della natura.
Questo tragico episodio ripone l’accento sull’importanza di una preparazione adeguata, di una valutazione accurata dei rischi e del rispetto delle regole di sicurezza quando si affronta l’ambiente montano.

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