L’evoluzione del trasporto pubblico locale, un tema cruciale per la connettività e la qualità della vita nelle aree extraurbane, ha dominato l’assemblea straordinaria dell’Anav Piemonte e Valle d’Aosta, tenutasi presso il Circolo della Stampa di Torino.
L’attenzione si è concentrata in particolare sulle complessità derivanti dall’attribuzione dei servizi attraverso gare d’appalto, un processo che impone alle aziende associate a garantire standard elevati in termini di qualità e quantità.
Serena Lancione, presidente dell’Anav, ha enfatizzato la necessità di un approccio olistico, che vada oltre la mera ottimizzazione operativa.
La discussione ha focalizzato l’importanza di un ripensamento radicale del settore, ponendo al centro il fattore umano.
Non si tratta solo di gestire una crisi contingente, ma di interrogarsi profondamente sulle dinamiche che rendono la professione di autista meno attrattiva, e di identificare soluzioni di lungo termine.
L’obiettivo è ristabilire un equilibrio sostenibile, un punto di svolta che permetta di reintegrare il trasporto pubblico come elemento trainante per le nuove generazioni di professionisti.
Gli assessori regionali ai Trasporti, Marco Gabusi (Piemonte) e Luigi Bertschy (Valle d’Aosta), hanno partecipato all’assemblea, sottolineando il ruolo attivo della Regione nel sostenere il settore.
Gabusi ha evidenziato l’impegno a livello nazionale per la salvaguardia delle risorse destinate al fondo trasporti, affiancando un lavoro con l’Agenzia per la Mobilità Piemontese volto a premiare le offerte che privilegiano l’esperienza utente.
La profonda conoscenza del territorio, maturata dalle aziende nel corso degli anni, rappresenta un vantaggio competitivo inestimabile, capace di plasmare un servizio realmente rispondente alle esigenze locali.
Bertschy ha richiamato l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra Istituzioni e associazioni come l’Anav, per definire strategie condivise e affrontare le sfide emergenti.
Il contesto attuale, caratterizzato da una crescente domanda di trasporto pubblico, impone un investimento mirato nella sicurezza, nella valorizzazione del capitale umano e nell’adozione di soluzioni innovative.
Non si tratta di semplici scelte operative, ma di una priorità imprescindibile per garantire un modello di mobilità efficiente, inclusivo e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze di un territorio in continua evoluzione.
L’innovazione, in quest’ottica, non si limita all’introduzione di nuove tecnologie, ma comprende anche una revisione dei modelli di business e una maggiore attenzione alla formazione continua degli operatori.
Il futuro del trasporto pubblico locale, dunque, si configura come una sfida complessa, che richiede un impegno collettivo e una visione strategica a lungo termine.
